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L’asilo nido degli orrori, bambini insultati e maltrattati: arrestata la titolare e due educatrici

A Milano, un asilo nido è stato teatro di gravi maltrattamenti sui bambini tra i sei mesi e i tre anni. La titolare e due educatrici sono state arrestate e messe agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti aggravati. Questa scioccante vicenda è emersa grazie a un’indagine condotta dai carabinieri, che ha portato alla luce pratiche inaccettabili all’interno della struttura.

Le indagini

L’indagine è stata avviata a seguito delle segnalazioni di due ex educatrici nel settembre 2023. Queste dichiarazioni hanno permesso al Nucleo Investigativo, sotto il coordinamento della procura di Milano guidata da Marcello Viola, di iniziare un’attività investigativa approfondita. Le indagini hanno consentito di identificare le due educatrici responsabili dei maltrattamenti, in concorso con la titolare dell’asilo, e di ricostruire nel dettaglio le condotte abusive nei confronti dei bambini.

Violenza e maltrattamenti sui bambini

Secondo la ricostruzione dell’accusa, le indagate urlavano a breve distanza dai volti dei bambini, utilizzando toni aggressivi ed espressioni volgari a scopo punitivo. Le educatrici strattonavano i bambini, tiravano loro le orecchie, li facevano sedere con forza su sedie o seggioloni, e li confinavano al buio o chiusi in bagno quando non riuscivano a dormire. Inoltre, i piccoli venivano messi nelle culle e chiusi da soli in stanze quando piangevano e non venivano cambiati quando necessario.

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L’asilo nido degli orrori, bambini insultati e maltrattati: arrestata la titolare e due educatrici (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Per gli stessi reati sono indagate altre due educatrici della struttura. Questo non è il primo caso che coinvolge la stessa titolare dell’asilo nido di Vanzago. Già nel gennaio 2023, analoghe indagini da parte dei carabinieri di Legnano avevano portato alla misura cautelare dell’obbligo di firma e al divieto di esercizio della professione per 12 mesi nei confronti della titolare e di altre cinque educatrici.

 

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