In California, i devastanti incendi di Los Angeles hanno causato almeno cinque morti e l’evacuazione di oltre 100.000 persone. Le fiamme, alimentate da forti venti e bassa umidità, hanno lasciato centinaia di migliaia di persone senza energia elettrica. La città è in stato di emergenza a causa di tre grossi incendi scoppiati martedì, che hanno coinvolto Pacific Palisades, le colline dell’entroterra e la zona nord. A questi si è aggiunto un quarto incendio mercoledì, localizzato a Hollywood Hills, un’area nota per l’industria cinematografica.
Il “Sunset Fire” e i mezzi di contenimento
Il nuovo incendio, soprannominato “Sunset Fire”, ha devastato circa 1 chilometro quadrato, avvicinandosi a sentieri e ville situati tra Mulholland Drive e Hollywood Boulevard, non lontano dalla celebre scritta “Hollywood”. Fortunatamente, la riduzione delle raffiche di vento ha permesso l’utilizzo di aerei ed elicotteri per contenere le fiamme. Nonostante ciò, altri piccoli focolai continuano a svilupparsi in tutta la città, rendendo ancora più complesso il lavoro dei vigili del fuoco.
Problemi di rifornimento idrico
Uno degli ostacoli principali è la scarsità d’acqua. Sebbene i serbatoi fossero stati riempiti all’inizio dell’emergenza, il consumo elevato li ha quasi svuotati. Stati vicini hanno inviato rinforzi, con centinaia di vigili del fuoco impegnati sul campo. La gestione idrica della California rimane un tema controverso, con il nord più ricco di risorse e il sud maggior consumatore. Le politiche idriche variano: mentre Donald Trump favorì il sud agricolo, l’amministrazione Biden cerca un equilibrio tra fornitura e tutela ambientale.