
LE NOTIZIE DAL MONDO, dalla lotta ai ciclisti selvaggi a Parigi alle bombe sganciate per errore in Corea del Sud (FOTO ANSA) - Blitz Quotidiano
Sono varie le notizie che arrivano oggi dal mondo, come la decisione della sindaca di Parigi di multare i ciclisti che non rispettano le regole. Ma come ogni giorno vediamo le notizie nel dettaglio.
Partiamo proprio dalla Francia, dove a Parigi la sindaca Anne Hidalgo ha deciso di moltiplicare i controlli sui ciclisti che non rispettano le regole. Dopo i vari lockdown, la quantità di persone che ha scelto di spostarsi sulle due ruote è cresciuta esponenzialmente, ma questo sta diventando un problema per la sicurezza stradale, tra violazioni della segnaletica, semafori rossi platealmente ignorati, guida con gli auricolari o in stato di ebbrezza. Per chi trasgredirà le regole, pioveranno multe.
Spostiamoci in Africa. Qui l’Unicef e i suoi partner nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) stanno fornendo acqua potabile salvavita a 700.000 persone al giorno – di cui circa 364.000 bambini – nella principale città orientale di Goma, dopo le interruzioni della fornitura idrica durante i combattimenti. Sono stati anche distribuiti kit medici ai centri sanitari sovraccarichi di pazienti per curare 50.000 persone.
Passiamo all’Asia. Un caccia dell’aeronautica militare sudcoreana ha sganciato per errore questa mattina otto bombe fuori dall’area di addestramento nell’ambito di un ciclo di manovre al fuoco vivo. Sono rimasti feriti sette civili. Almeno questo è il primo bilancio. L’aeronautica militare ha spiegato che sta conducendo un’indagine sull’incidente e si è scusata per i danni causati ai civili.
Dalla Russia arriva la notizia dell’arresto di un cittadino britannico catturato che combatteva per le forze armate ucraine. L’uomo è stato condannato a 19 anni di carcere da un tribunale militare russo. James Scott Rhys Anderson sarebbe stato fatto prigioniero nella regione russa di Kursk lo scorso novembre, dove l’Ucraina aveva lanciato un’incursione transfrontaliera ed è stato accusato di terrorismo e attività mercenaria.
Sguardo infine al Medio Oriente. La premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzai, ha visitato ieri per la prima volta dall’attacco dei talebani nel 2012 la sua città natale nel nord-ovest del Pakistan, dove ha anche incontrato i suoi familiari. La ragazza era stata colpita al volto dai talebani pachistani quando era una studentessa quindicenne, mentre era impegnata nella sua campagna per i diritti all’istruzione femminile.