
Le notizie del giorno (foto Ansa) - Blitz quotidiano
Le notizie più rilevanti del giorno tra cronaca, politica, esteri ed economia. I fatti più importanti della giornata selezionati per voi.
Le notizie del giorno:
18.19 Trump ribadisce: “Presto dazi su prodotti farmaceutici”
Donald Trump ha ribadito che imporrà dazi ai prodotti farmaceutici “in un futuro non distante”, durante un incontro nello studio Ovale con il presidente del Salvador.
18.12 Individuato agente Milano con giubbotto della destra polacca
18.04 Trump accusa nuovamente Kiev per l’invasione russa e rilancia: “Presto nuove proposte per fermare la guerra”
Donald Trump ha accusato nuovamente Kiev per l’invasione russa: “L’errore é stato lasciar scoppiare la guerra, mai iniziare una guerra con qualcuno che é 20 volte più grande”, ha detto nello studio Ovale col presidente del Salvador Nayib Bukele. Il presidente Usa ha poi rilanciato: “Alcune proposte per fermare la guerra in Ucraina arriveranno presto”.
17.32 Via libera dell’Ungheria a nuova stretta sui diritti umani
Il Parlamento ungherese ha approvato un emendamento alla Costituzione che restringe in modo significativo le libertà civili e i diritti umani. Lo riferiscono media locali. L’emendamento copre un ampio spettro di questioni. Centrale nella riforma è il primato dei diritti dei bambini a un “corretto sviluppo fisico, intellettuale e morale” sugli altri diritti fondamentali, eccetto il diritto alla vita, e inclusa la libertà di riunione pacifica, escamotage con cui si vietano le marce del Pride. L’emendamento consente inoltre l’uso del riconoscimento facciale per tracciare e multare i partecipanti. Nel testo approvato si legge: “Il sesso di una persona alla nascita è una caratteristica biologica e può essere maschile o femminile”. Con questo nuovo emendamento, si elimina quindi il riconoscimento legale per le persone trans e intersessuali. Un altro aspetto riguarda la difesa della sovranità di fronte a presunte interferenze straniere. L’emendamento prevede la possibilità di sospendere la cittadinanza di cittadini ungheresi con doppia cittadinanza qualora rappresenti come una minaccia per la sicurezza nazionale. Le modifiche alla Costituzione riguardano anche i cosiddetti poteri di emergenza, attivati da ultimo allo scoppio della guerra in Ucraina. In base alle attuali normative, il governo può dichiarare lo stato di emergenza per trenta giorni, prorogabile a maggioranza dei due terzi dell’Assemblea nazionale per un massimo di 180 giorni e per un numero illimitato di volte. Queste norme continueranno ad essere in vigore, ma in futuro, il governo non potrà più sospendere le leggi per decreto o derogare alle disposizioni di legge senza l’autorizzazione di una maggioranza di due terzi del Parlamento. Con l’emendamento approvato, si pongono poi le basi costituzionali per l’autodifesa dei comuni, si garantisce il diritto ai pagamenti in contanti, inquadrato dai legislatori come una protezione contro il controllo digitale, e si autorizzano pene detentive per l’uso o il possesso di droghe, anche in piccole quantità.
17.23 negli Usa al via il processo antitrust a Meta, che rischia lo spezzatino
Il processo a Meta è iniziato. I legali del governo hanno spiegato al giudice che sarebbe necessario uno “spezzatino” della società, accusata di aver illegalmente monopolizzato il mercato dei social media con le acquisizioni di Instagram e WhatsApp. “Per più di 100 anni, la politica americana ha insistito sul fatto che le aziende devono competere se vogliono avere successo. Il motivo per cui siamo qui è che Meta ha violato questo”, ha detto il legale della Federal Trade Commission, Daniel Matheson. Se il governo dovesse prevalere, ci sarà con molta probabilità lo spinoff di Instagram e WhatsApp. Il processo dovrebbe durare due mesi e vedere salire sul banco dei testimoni, forse già in settimana, l’amministratore delegato, Mark Zuckerberg, e l’ex manager Sheryl Sandberg.
17.23 Xi Jinping: “Cina e Vietnam contrastino insieme il bullismo unilaterale”
Il presidente cinese Xi Jinping ha sollecitato il Vietnam a “contrastare insieme il bullismo unilaterale”, nel mezzo dello scontro commerciale con gli Usa, aggiungendo che i leader dei due Paesi “dovrebbero visitarsi frequentemente, come fanno i parenti”. E’ quanto ha detto Xi, in base al resoconto diffuso dall’agenzia statale Xinhua, negli incontri avuti con i leader del Paese del sudest asiatico, assicurando che “Il mega mercato cinese è sempre aperto al Viernam”. Le parti hanno firmato un totale di 45 documenti di cooperazione bilaterale.
16.43 Trump: “La guerra in Ucraina non è mia, va fermata”
“Il presidente Zelensky e Joe Biden hanno fatto un lavoro orribile nel consentire” a questa guerra di iniziare. Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth, sottolineando che la guerra fra la Russia e l’Ucraina è la “guerra di Biden, non mia. Putin, e tutti gli altri, rispettavano il vostro presidente. Non ho nulla a che vedere con questa guerra, ma sto lavorando diligentemente per fermare la morte e la distruzione. Dobbiamo fermare la guerra rapidamente”.
16.34 Bozza Ue sui Paesi sicuri, ci sono Egitto e Bangladesh
Ci sono anche l’Egitto e il Bangladesh tra i sette Paesi d’origine designati dalla Commissione europea come “sicuri” per il rimpatrio dei migranti nella lista provvisoria che sarà distribuita agli Stati membri nelle prossime ore. È quanto emerge dalla bozza del documento, di cui l’Ansa ha preso visione. Nell’elenco figurano anche Colombia, Tunisia, Marocco, India e Kosovo.
16.11 Zelensky: “Tutti i posti colpiti dai russi sono civili”
“Tutti i siti danneggiati sono civili: condomini, negozi, un’area di servizio”: lo afferma su Telegram Volodymyr Zelensky dopo che il Cremlino ha detto che i raid russi colpiscono siti militari. Oltre a Sumy, dice il leader ucraino, nella notte sono stati colpiti “Odessa, Slovyansk, Uman, Kharkiv, Beryslav e altre città e villaggi”.”Solo una vera pressione sulla Russia potrà fermare tutto questo. Sono necessarie sanzioni concrete contro i settori che finanziano la macchina di morte russa. Coloro che hanno provocato la guerra devono essere fermati e ritenuti responsabili delle loro azioni: è giusto così”, conclude Zelensky.
16.01 Nvidia: “Produrremo supercomputer di IA interamente in Usa”
Nvidia ha annunciato che inizierà a produrre supercomputer di intelligenza artificiale che saranno realizzati interamente negli Stati Uniti, prevedendo di produrre entro i prossimi quattro anni fino a 500 miliardi di dollari di infrastrutture di IA in Usa. L’azienda di semiconduttori ha dichiarato in un post sul blog che sta collaborando con partner manifatturieri per progettare e costruire fabbriche per la produzione nazionale di supercomputer. Nvidia ha commissionato oltre 90.000 metri quadrati di spazio produttivo per costruire e testare i suoi chip Blackwell in Arizona e i supercomputer di IA artificiale in Texas.
15.46 Borsa: Milano resta forte (+2,6% ) con l’Europa dopo Wall Street
Mercati azionari del Vecchio continente sempre in chiaro recupero dopo l’avvio di Wall street grazie soprattutto alla pausa decisa da Trump sui dazi per smartphone, alcuni tipi di pc e i semiconduttori: le Borse migliori sono quelle di Milano e Amsterdam che salgono del 2,6%, seguite da Francoforte in aumento di due punti percentuali e mezzo. In un contesto sempre particolarmente volatile, molto bene anche il listino di Parigi, che sale del 2,3%, con Madrid in aumento attorno ai due punti e Londra in crescita dell’1,9%. La Borsa di Mosca oscilla attorno alla parità. Euro stabile contro il dollaro a quota 1,13 e anche lo spread Btp Bund ondeggia abbastanza tranquillo rispetto all’avvio sui 118 punti, confermando il forte calo dei rendimenti sul Btp a 10 anni che scendono di 11 punti base al 3,7%. Pochi movimenti tra le criptovalute, con il Bitcoin che tiene quota 84mila dollari. Sul fronte dell’energia il gas è ripartito con una crescita del 3% a 34,6 euro, mentre il petrolio sale di circa un punto percentuale sui 62 dollari al barile.
In questo clima, in Piazza Affari spicca Tim che cresce del 4,6% a 0,31 euro anche in attesa delle firme per la compravendita di Sparkle, con Mediobanca che sale del 4,5% e Banco Bpm di quattro punti percentuali. Bene anche Mps (+3,1%), con Unicredit positiva del 2,6%. Tra i titoli principali cauta Enel, che cede lo 0,6%, mentre Amplifon è il gruppo più debole tra quelli a elevata capitalizzazione e scende dello 0,7%.
15.38 Apple vola a Wall Street, +7,5% con tregua temporanea dazi
Apple vola a Wall Street, dove i titoli salgono del 7,5% dopo l’esenzione temporanea dai dazi reciproci di smartphone e pc di Donald Trump. I dispositivi elettronici saranno inclusi successivamente nelle tariffe sul settore dei semiconduttori.
15.34 Wall Street apre in rialzo, Dj +1,22%, Nasdaq +2,37%
15.04 Il governo chiede la fiducia sul decreto bollette
Il governo ha posto la fiducia in Aula alla Camera sul decreto bollette. A chiederla il ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. La chiama per appello nominale è prevista per domani a partire dalle 15 con dichiarazioni di voto dalle 13.20. Il voto finale ci sarà entro mercoledì mattina. Il provvedimento deve poi passare all’esame del Senato e va convertito entro il 29 aprile.
14.58 Inps, al via bonus nuovi nati, 1.000 euro per bimbi del 2025
Al via il bonus nuovi nati: l’Inps dà le indicazioni per accedere al bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato nel 2025. Possono richiedere il bonus i cittadini italiani, quelli di Stati membri dell’UE, nonché cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo e altri specifici permessi. Bisogna presentare un Isee minorenni non superiore a 40.000 euro annui. Il bonus non concorre alla formazione del reddito imponibile e sarà finanziato con 330 milioni di euro per il 2025, aumentando a 360 milioni di euro annui dal 2026. L’Inps monitorerà l’utilizzo delle risorse, comunicando mensilmente i risultati al ministero del Lavoro e al Mef.
14.43 “Telefoni usa e getta per missioni Ue in Usa contro spie”
Per evitare il rischio di spionaggio, la Commissione europea ha deciso di distribuire telefoni e computer portatili usa e getta ai propri funzionari in missione negli Stati Uniti, una precauzione finora riservata ai viaggi in Cina. Lo riporta il Financial Times online, citando fonti interne all’esecutivo Ue. I commissari e i funzionari che parteciperanno la prossima settimana alle riunioni dell’Fmi e della Banca mondiale a Washington hanno ricevuto le nuove linee guida analoghe a quelle previste per le missioni in Ucraina e Cina, dove l’uso dei normali dispositivi non è consentito per arginare il rischio della sorveglianza russa e cinese.
14.29 Casa Bianca: “Non c’è stato alcun insider trading”
“Non c’è stato insider trading alla Casa Bianca”. Lo ha detto il consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett in un’intervista a Fox riferendosi alle polemiche seguite all’invito di Donald Trump ad acquistare titoli azionari prima di innescare uno storico rally a Wall Street annunciando una pausa di 90 giorni sui dazi reciproci.
14.23 Fmi: “Rischi geopolitici alti, timori su impatto macroeconomic”
I rischi geopolitici globali restano elevati, sollevando timori sul loro potenziale impatto sulla stabilità macroeconomica. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale in uno dei capitoli analitici del Global Financial Stability Report che sarà diffuso integralmente la prossima settimana. “I rischi geopolitici possono prevenire gli investimenti, aumentare l’incertezza e infliggere shock avversi della domanda sull’economia. Possono anche pesare sulla stabilità delle banche e delle istituzioni finanziarie, soprattutto sui mercati emergenti”, mette in evidenza il Fmi.
14.19 Casa Bianca: “Non ci aspettiamo una recessione quest’anno”
“Non ci aspettiamo una recessione quest’anno”. Lo ha detto il consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett in un’intervista a Fox.
14.09 Opec taglia le stime della domanda di petrolio per i dazi
L’Opec taglia le stime per la domanda globale di petrolio per il 2025 e il 2026 in seguito ai dazi di Donald Trump. La domanda è stata tagliata di circa 100.000 barili al giorno sia per quest’anno sia per il prossimo
13.48 Legali a giudice Milano: “Decreto Sicurezza incostituzionale”
Il decreto legge Sicurezza, approvato dal Governo ed entrato in vigore l’11 aprile, è “incostituzionale” per “mancanza delle ragioni di necessaria e straordinaria urgenza per la decretazione governativa”. L’eccezione è stata sollevata, con richiesta di invio degli atti alla Consulta e una delle prime di questo genere proposte subito dopo l’approvazione, da due avvocati milanesi, i legali Eugenio Losco e Mauro Straini, in un processo per direttissima a carico di due arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Il decreto, infatti, ha introdotto una nuova aggravante se “il fatto è commesso nei confronti di un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza con l’aumento di pena fino alla metà”. Aggravante che potrebbe essere applicata, dunque, in questo processo milanese, ma i legali hanno chiesto in aula alla giudice di sollevare questione di illegittimità costituzionale del decreto Sicurezza davanti alla Consulta. La giudice Ilaria Simi si è riservata e dovrebbe decidere nell’udienza fissata per il 26 maggio
13.39 Zelensky: “Vance in qualche modo giustifica azioni di Putin”
“Il vicepresidente Vance sta in qualche modo giustificando le azioni di Putin. Ho cercato di spiegargli che ‘qui non si può cercare una via di mezzo, c’è un aggressore e c’è una vittima. I russi sono l’aggressore, noi siamo la vittima’. Tutti lo capiscono”. Così in un’intervista a Cbs, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna sul durissimo scontro alla Casa Bianca con Donald Trump e il suo vice. Tornando sulla definizione di ‘dittatore’ affibbiata da Trump al leader ucraino, Zelensky ha risposto: “Credo, purtroppo, che negli Stati Uniti prevalgano le narrazioni russe”.
13.38 Media Cina: “Altre ritorsioni dopo acquisto di meno film Usa”
In linea di principio, “il mercato cinese è aperto”. Tuttavia, l’imposizione di dazi indiscriminata da parte degli Stati Uniti “ferisce i sentimenti del popolo cinese e il mercato cinese reagirà di conseguenza: non renderemo deliberatamente le cose difficili all’industria cinematografica statunitense, ma rispetteremo anche le scelte del mercato”. E’ quanto rimarca un commento apparso su Yuyuantantian, un account di social media affiliato al network statale Cctv, dopo la China Film Administration ha annunciato che “ridurrà moderatamente il numero di film statunitensi importati”. Quest’ultima mossa ha causato scossoni a diverse società cinematografiche in Borsa, tra cui Walt Disney, Comcast, Sony Group, Paramount Global e Netflix. Il commento, rilanciato dai media statali, suggerisce quale sarà il prossimo obiettivo per contrastare i dazi di Donald Trump: la proprietà intellettuale e i marchi americani. “I prodotti derivanti dalla proprietà intellettuale sono il principale motore di profitto per l’industria culturale statunitense. Se i consumatori cinesi rifiutano la proprietà intellettuale e i marchi americani, questa tendenza probabilmente si estenderà ad altri settori, oltre al cinema”, ha aggiunto il commento, notando che tali aziende non si occupano solo di distribuzione e proiettare i film, ma hanno anche attività di sviluppo e produzione, nonché un’integrazione intersettoriale con comparti quali il gaming, i parchi a tema e i beni di consumo. Un esempio è l’industria cinematografica, ma lo stesso vale per altri settori. L’industria cinematografica “è innocente e il governo degli Usa, ossessionato dalla guerra dei dazi, dovrebbe prestare ascolto al messaggio di fondo di questa tendenza e tirarsi indietro prima che sia troppo tardi”, ha concluso il commento.
13.30 Mosca: “A Sumy colpita una riunione di ufficiali ucraini”
Il ministero della Difesa russo ha affermato che nell’attacco missilistico di ieri a Sumy è stata presa di mira un una riunione di ufficiali ucraini, e che “60 militari” sono stati uccisi. Il ministero accusa Kiev di continuare ad “usare la popolazione ucraina come scudo umano , organizzando eventi con la partecipazione di personale militare nel centro di una città densamente popolata”. Lo riferisce Ria Novosti.
13.12 Cremlino: “In Ucraina colpiamo solo obiettivi militari. Colloquio Putin-Witkoff è stato utile”
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che in Ucraina la Russia colpisce “solo obiettivi militari”, il giorno dopo il bombardamento su Sumy. Lo riferisce Interfax. Peskov ha poi parlato dell’incontro avvenuto venerdì a San Pietroburgo tra il presidente russo Vladimir Putin e l’inviato Usa Steve Witkoff. Per il portavoce del Cremlino il faccia a faccia è stato “utile”, ma non si è discusso di un possibile incontro di Putin con il presidente americano Donald Trump. Peskov ha aggiunto ancora: “Se la Germania consegnerà all’Ucraina i missili Taurus, ciò porterà soltanto ad una ‘ulteriore escalation’ del conflitto”.
13.01 Zelensky: “Se Putin non si ferma c’è il rischio di una guerra mondiale”
“Se non siamo fermi, lui avanzerà ulteriormente. Non si tratta solo di speculazioni oziose, la minaccia è reale. L’obiettivo finale di Putin è far rivivere l’impero russo e riconquistare i territori attualmente sotto la protezione della Nato. Considerando tutto ciò, credo che la situazione potrebbe degenerare in una guerra mondiale”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’intervista a Cbs.
12.33 Hamas: “Tutti gli ostaggi in cambio dei detenuti e fine della guerra”
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo fondamentalista è pronto a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani in cambio di un “serio scambio di detenuti palestinesi” e se Israele porrà fine alla guerra a Gaza. “Siamo pronti a liberare tutti i prigionieri israeliani in cambio di un serio scambio di prigionieri, della fine della guerra, del ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza e dell’ingresso di aiuti umanitari”, ha detto all’Afp Taher al-Nunu.
12.14 Borsa: Europa sale con stop ai dazi e guarda a Bce, Milano +2%
La promozione al rating dell’Italia arrivato da venerdì ha ridotto il rendimento del Btp italiano al 2,73% e lo spread col Bund (a 119,4 punti base) anche se resta ancora superiore a quello dei bond francesi e greci.
11.08 Iran: “Inaccettabile che Usa vogliano colloqui ma ci minacciano”
“Non è affatto accettabile che gli Stati Uniti affermino di essere alla ricerca di colloqui con l’Iran mentre continuano con la politica di sanzioni, pressioni e minacce. Questo è un approccio contraddittorio e il motivo per cui l’Iran sollecita colloqui indiretti è la continuazione delle sanzioni”: lo afferma in un comunicato stampa il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, come riferisce Irna.
10.49 Salvini: “Meloni vada da Trump con la linea del buon senso”
La presidente del consiglio Giorgia Meloni “dovrà avere la linea del buon senso, quello che il governo italiano ha sempre tenuto, non inseguendo gli ultrà di Parigi o Bruxelles che parlano di bazooka, contro dazi e guerre commerciali”. Lo afferma il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini sottolineando che “L’Italia ha una posizione di dialogo e di confronto tra Europa e Usa e non si può aprire la guerra commerciale dei dazi a livello mondiale”. “Quindi – spiega – dobbiamo ridurre l’impatto sulle nostre aziende”.
10.10 Scoperto magazzino droga, sequestrati 27 kg cocaina e marijuana
Scoperto dalla guardia di finanza un magazzino di stoccaggio droga, arrestato 33 enne di origine albanese con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Le fiamme gialle di Firenze, coadiuvati dai colleghi dei comandi provinciali di Milano e Lodi, hanno sequestrato in un appartamento a Caselle Lurani (Lodi) oltre 15 chili di cocaina e 12 chili di marjuana destinati alle principali “piazze di spaccio” del centro-nord Italia. Lo stupefacente una volta sul mercato avrebbe fruttato circa 600.000 euro.
10.00 La Cina blocca l’export di diverse terre rare
Le spedizioni di magneti, essenziali per l’assemblaggio di qualsiasi cosa abbia una tecnologia avanzata, dalle automobili ai droni, dai robot ai missili, sono state bloccate in molti porti cinesi mentre il governo cinese elabora un nuovo sistema normativo. La mossa fa parte della rappresaglia di Pechino al forte aumento dei dazi doganali imposto dal presidente americano Donald Trump il 2 aprile, fino ad aver raggiunto attualmente l’aliquota monstre del 145%.
9.26 Prezzo benzina in calo, self a 1,738 euro
Continuano a calare i prezzi dei carburanti dopo la decisa flessione del prezzo del petrolio. La benzina self service secondo le elaborazioni dalla Staffetta, è scambiata a 1,738 euro al litro (-11 millesimi, compagnie 1,741, pompe bianche 1,733) e il diesel self service a 1,635 euro al litro (-11, compagnie 1,639, pompe bianche 1,626).
9.00 Aiutò Messina Denaro, in carcere ennesima amante
Continuano a riservare sorprese le indagini sulla latitanza di Matteo Messina Denaro. La Dda di Palermo ha chiesto e ottenuto l’arresto di una insegnante di 40 anni, che ha avuto una relazione con il latitante fino alla sua cattura ed è ora accusata di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena. Agli atti dell’inchiesta sono finite decine di foto, estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, che la ritraggono in compagnia del capomafia e che riprendono Messina Denaro circolare per strada tranquillamente in auto.
8.30 Parigi: “Ora Ue e Usa approvino sanzioni dure contro Mosca”
“L’Ue approvi ora sanzioni pesanti per asfissiare l’economia russa e credo che gli Usa, che si sono impegnati tanto per la tregua, dovrebbero passare sanzioni simili, che sono pronte, per forzare Putin la tavolo della pace”. Lo ha detto Jean-Noël Barrot, Ministro per l’Europa e gli Affari Esteri della Francia.
7.49 Incidente stradale nel Potentino, morti due giovani
Due giovani sono morti in un incidente stradale avvenuto stamani a Genzano di Lucania (Potenza). Secondo quanto si è appreso, l’automobile sui cui stavano viaggiando i due giovani si è scontrata – per cause in fase di accertamento – contro un tir. Sul posto i Vigili del fuoco, gli operatori sanitari del 118 Basilicata soccorso e le forze dell’ordine.
7.00 Morto il Nobel per la Letteratura Mario Vargas Llosa
Il romanziere peruviano Mario Vargas Llosa è morto ieri a Lima. Lo ha reso noto poco fa suo figlio Álvaro sul suo account ufficiale di X. “Con profondo dolore, rendiamo pubblico che nostro padre, Mario Vargas Llosa, è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace”, ha scritto. Nato ad Arequipa il 28 marzo del 1936, il premio Nobel per la letteratura del 2010 aveva appena compiuto 89 anni. Per volontà della famiglia i funerali saranno celebrati in forma privata e, rispettando le sue volontà, le sue spoglie saranno cremate. Tra i suoi romanzi, ‘La città e i cani’ e ‘La casa verde’.
5.43 Cina: +4,5% export verso Usa e surplus a 76,6 miliardi
La Cina registra un export in aumento annuo del 4,5% verso gli Stati Uniti nei primi tre mesi del 2025, a dispetto delle tensioni commerciali e dei dazi di Donald Trump saliti al 145% ad aprile su tutto il made in China e delle pronte ritorsioni mandarine al 125% sui beni made in Usa. In base ai dati diffusi oggi dall’Amministrazione generale delle Dogane, il surplus di Pechino verso Washington si attesta nello stesso periodo a 76,6 miliardi di dollari, di cui 27,6 milirdi riferiti solo al mese di marzo. Gli Stati Uniti sono la prima destinazione dei beni cinesi per singoli Paesi, con spedizioni nel trimestre pari a 115,6 miliardi.
1.15 Zelensky invita Trump in Ucraina per vedere la devastazione
Volodymyr Zelensky ha invitato Donald Trump a visitare l’Ucraina per constatare la devastazione e “vedere la gente, i civili i guerrieri, donne, bambini e ospedali distrutti o morti” . Lo ha detto Zelensky in un’intervista a Cbs. “Venite, vedete, e poi andiamo avanti con un piano per porre fine alla guerra”, ha aggiunto.