
Le nuove regole sui migranti: braccialetto elettronico, spese da rimborsare e taglio del cibo per quelli che si comportano male (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Mentre il Governo si prepara a riscrivere di nuovo il decreto sui centri in Albania mandandoci i migranti irregolari per superare l’ostacolo dei giudici, arriva il braccialetto elettronico per controllare quelli che sono fuori dai centri. Braccialetto che servirà a decongestionare questi luoghi, sempre sovraffollati e quasi ingestibili, specialmente quando arrivano molti migranti grazie al bel tempo e al mare calmo.
Il Governo starebbe studiando l’idea di applicare questo “monitoraggio elettronico” agli stranieri che arrivano nel nostro Paese e fanno richiesta di protezione internazionale. Una misura alternativa alla detenzione nelle strutture, pensata anche per evitare che i richiedenti asilo spariscano nel nulla una volta arrivati in Italia.
La norma è stata approvata dagli uffici legislativi del Viminale, ora è in un emendamento alla legge di delegazione europea all’esame del Senato e recepisce la direttiva Ue sull’accoglienza approvata nel maggio del 2024 e apre all’ipotesi “di prevedere anche particolari modalità di controllo dei richiedenti protezione internazionale” per assicurare “con il monitoraggio elettronico l’efficacia del rispetto di eventuali prescrizioni amministrative”.
Il monitoraggio avviene attraverso il braccialetto elettronico. Dal ministero dell’Interno spiegano che “l’impiego di particolari modalità di controllo in remoto – mediante il cosiddetto braccialetto elettronico – costituisce di fatto una forma avanzata di monitoraggio, che dovrà comunque essere attuata nel rispetto della privacy dei soggetti coinvolti”.
Si tratta di una sperimentazione che rappresenta “un’alternativa pratica ed efficace di verifica del rispetto delle limitazioni amministrative imposte in alternativa al trattenimento”.

Tra le varie ipotesi, quella che i richiedenti asilo saranno sottoposti a monitoraggio elettronico se su di loro pende l’obbligo di rimanere in una precisa area geografica, magari quella su cui insiste la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, o se hanno l’obbligo di dimora presso un centro di accoglienza o strutture di enti privati.
Per i dettagli bisognerà aspettare, ma di braccialetti elettronici ne sono già stati comprati 100mila. Il Governo sembra quindi fare sul serio.
Far pagare l’accoglienza ai migranti
La direttiva Ue sull’accoglienza approvata nel maggio del 2024 prevede anche che “gli Stati membri possono esigere che i richiedenti in possesso di mezzi sufficienti sostengano o rimborsino i costi delle condizioni di accoglienza o dell’assistenza sanitaria ricevuta o contribuiscano a sostenerli, anche attraverso garanzie finanziarie”.
Il Governo italiano vorrebbe recepire anche questa parte. Il nodo è però decidere chi debba rimborsare i costi sostenuti dallo Stato tra i richiedenti asilo. Forse, stando al testo presentato dal Governo, il conto verrà presentato a quelli che “hanno lavorato per un periodo di tempo ragionevole”.
Meno cibo per “punizione”
La legge che il Governo vorrebbe portare in aula prevede anche che i migranti che fuggono dai centri o che si rendono protagonisti di comportamenti violenti vengano “puniti”. Come? Per loro sarà previsto “il taglio o la riduzione” della spesa giornaliera per cibo e altre necessità.