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Le reliquie del Santo. A Goa gli induisti esigono il test del dna su Francesco Saverio, il missionario gesuita

L’Arcidiocesi di Goa ha invitato i fedeli ad interrompere le manifestazioni non violente organizzate nei giorni scorsi a Panjai, la capitale dello stato, per protestare contro Subhash Velingkar, il leader della formazione estremista induista RSS, che ha chiesto di sottoporre al test del Dna le reliquie di Francisco Xavier, il nostro Francesco Saverio.

Manifestazioni non violente organizzate nei giorni scorsi a Panjai

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Le reliquie del Santo. A Goa gli induisti esigono il test del dna su Francesco Saverio, il missionario gesuita (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Le affermazioni di Velingkar, che ha messo in dubbio l’autenticità della sepoltura di Francisco Xavier, il gesuita spagnolo proclamato santo nel 1622, sepolto e venerato nella basilica di Bom Jesus, e patrono di Old Goa hanno turbato i fedeli, e suscitato numerose iniziative di protesta in tutto lo stato.

Il gesuita proclamato santo nel 1622

Pur condannando le parole “offensive” di Velingkar, padre Savio Fernandes, segretario dell’ufficio di intervento sociale della Diocesi ha chiesto di interrompere tutte le agitazioni per non turbare l’armonia e la pace che da sempre “regnano nello stato”, e anche “per non distrarsi da problemi più seri”. Nel frattempo, la Polizia di Goa ha fatto sapere di avere registrato una serie di denunce nei confronti dell’autore della provocazione, che risulta “irreperibile”.

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