Nonostante l’abolizione del reddito di cittadinanza avvenuta più di un anno fa, il numero di frodi legate a questo sussidio continua a crescere. Dal 2019, anno in cui è stato introdotto, sono state identificate oltre 62 mila persone che hanno ottenuto indebitamente una cifra complessiva di 665 milioni di euro, truccando i requisiti per accedere al beneficio.
I numeri del sussidio
Tra il 2019 e il 2023, lo Stato ha erogato più di 34,5 miliardi di euro a 1,1 milioni di famiglie, con un assegno medio di 540,38 euro mensili. Tuttavia, questi numeri nascondono un vasto fenomeno di truffe che ha intasato i tribunali italiani con migliaia di fascicoli d’indagine.
Indagini e controlli sul territorio
La Guardia di Finanza ha condotto approfondite indagini su scala nazionale, individuando “indici di rischio” tramite analisi mirate e controlli diretti. Queste verifiche hanno portato alla luce 75.910 casi sospetti, di cui 79,55% confermati come frodi.
Non di rado, i responsabili delle truffe erano supportati da centri di assistenza fiscale e patronati compiacenti. Centinaia di persone non residenti in Italia hanno ottenuto il sussidio grazie alla falsificazione dei dati.
Casi emblematici
Tra le truffe più eclatanti, spiccano i “fantasmi” di Milano, che con oltre 9mila richieste false miravano a ottenere 80 milioni di euro. Gran parte degli indagati erano romeni, e quasi tutti hanno poi patteggiato fino a 3 anni e 10 mesi di carcere. Avevano messo le mani su oltre 20 milioni di euro. Un piano che aveva consentito di insinuarsi “nelle pieghe di un articolato sistema burocratico, approfittando delle lacune esistenti e dei ritardi nei controlli”, contando sulla complicità di una società e di alcuni Caf di Milano. Uno degli indagati postò diversi video su TikTok in cui sventolava e contava una montagna di banconote al ritmo di musica. A Cesena, invece, due percettori hanno continuato a ricevere il reddito dopo aver vinto mezzo milione di euro alle scommesse online.