L'esercitazione in ambiente artico dell'esercito con droni, automezzi speciali e cani robot (foto ANSA) - Blitz quotidiano
A Prato Piazza, in provincia di Bolzano, a quota duemila metri, si è svolta un’importante esercitazione militare che ha visto protagonisti gli alpini del Terzo Reggimento di Pinerolo, gli specialisti del Nono Reggimento Sicurezza Cibernetica “Rombo”, gli Alpini Paracadutisti e altri reparti dell’Esercito. L’addestramento si è concentrato sulle moderne tecnologie applicate al combattimento in montagna, con un focus particolare sull’uso di droni, contromisure elettroniche e automezzi speciali.
L’esercitazione ha rappresentato un banco di prova non solo per i soldati, ma anche per i materiali e i sistemi avanzati di difesa contro i droni nemici. Per la prima volta, è stata sperimentata in montagna la cosiddetta “bolla tattica”, un sistema che consente di proteggere le truppe dalle minacce nello spettro elettromagnetico, garantendo la riuscita della missione. L’operazione ha visto l’impiego di elicotteri, quad cingolati, armi di precisione e unità sciistiche equipaggiate con tecnologie all’avanguardia.
L’esercitazione è stata guidata dal generale Michele Risi. Giovedì, il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, con delega per l’Artico, e il generale Carmine Masiello, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, si recheranno a Prato Piazza per assistere all’evento. La simulazione rientra in una strategia più ampia volta a sviluppare la capacità di combattimento in ambienti artici e sub-artici, un settore sempre più rilevante per la sicurezza nazionale.