“Mi dispiace molto per le minacce che hai ricevuto e ti avranno costretta a stipulare una buona polizza anti-incendio”. È con questa frase che si chiude una lettera minatoria inviata alla titolare della libreria Ubik di Castelfranco Veneto, Clara Abatangelo. L’autore, ancora ignoto, definisce la libraia una “piccola zarina stalinista”, in riferimento alla sua decisione di non mettere in vendita il libro del generale dell’Esercito ed europarlamentare della Lega, Roberto Vannacci.
Uno scontro prolungato
La vicenda non è nuova: Abatangelo era già finita al centro delle polemiche mesi fa per il suo rifiuto. Recentemente, lo scontro si è riacceso in occasione di una puntata della trasmissione “Dimartedì” su La7. Durante l’intervista, Vannacci aveva accusato la libraia di censura.
La risposta ironica della libraia
Abatangelo, con toni decisi, aveva replicato il 7 gennaio: “Ciao, sono Clara e tolgo il diritto di parola a Roberto Vannacci, al punto che può lagnarsene in prima serata.” Un commento ironico che non è passato inosservato. La lettera, ora al vaglio delle autorità, conferma il clima di tensione attorno alla vicenda.
Insulti e minacce sui social
Anche sulla pagina Facebook della libreria sono tanti i commenti di chi insulta o non condivide la scelta della libraia. “Complimenti per il vostro modo di fare pubblicità al libro del Generale Vannacci. Grazie alla vostra ottusità ideologica, aumentano le vendite”, scrive un utente; “Non conosco nessuno più fascista degli antifascisti”, dice un altro.