
Sebastiano Visentin (Foto Ansa)
Sebastiano Visentin si dice “tranquillo”. Lo ha dichiarato ieri sera in una telefonata al quotidiano Il Piccolo, dopo la diffusione della notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati per l’omicidio della moglie, Liliana Resinovich. Martedì sera gli agenti della Squadra Mobile si sono presentati nella sua abitazione in via del Verrocchio, dove hanno condotto una perquisizione durata circa sette ore. Il giorno successivo gli sarebbe stato notificato l’atto ufficiale che conferma la sua posizione d’indagato. Attualmente, Visentin è l’unico sotto inchiesta da parte della nuova titolare delle indagini, la pm Ilaria Iozzi, subentrata a Maddalena Chergia.
L’uomo ha raccontato di essere rimasto seduto sul divano durante tutta la perquisizione, affermando di non sapere dove abbiano cercato gli agenti. La nuova svolta nel caso arriva dopo che il giudice Luigi Dainotti aveva richiesto ulteriori approfondimenti investigativi. A far vacillare l’ipotesi iniziale del suicidio è stata una consulenza medico-legale affidata alla professoressa Cristina Cattaneo, firmata anche dagli esperti Biagio Eugenio Leone, Stefano Tambuzzi e l’entomologo Stefano Vanin. Le conclusioni degli specialisti avrebbero escluso in modo deciso la tesi del gesto volontario.