L’Iran ha lanciato missili, un centinaio, su Tel Aviv mentre a Jaffa c’è stato un attacco terroristico. I fatti sono avvenuti a Jerusalem Street. Un uomo – riferisce il quotidiano israeliano Haaretz – ha aperto il fuoco contro le persone in attesa in una stazione della metropolitana leggera, ferendo almeno cinque persone. I media israeliani hanno riferito che almeno quattro persone sono rimaste gravemente ferite.
L’attacco dell’Iran
Il possibile attacco iraniano verso Israele era stato annunciato questa mattina. Secondo funzionari americani citati dal giornalista Barak Ravid di Axios, Teheran era pronta a lanciare un attacco missilistico nel breve periodo, con tempistiche che potrebbero coincidere con il tramonto, e potrebbe utilizzare missili balistici in grado di raggiungere obiettivi israeliani in meno di 12 minuti.
Il portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari, ha descritto l’attacco come potenzialmente “su vasta scala”. Gli Stati Uniti, nel frattempo, stanno intensificando i preparativi militari per difendere Israele, avvertendo che un attacco diretto dell’Iran avrebbe conseguenze disastrose per il regime di Teheran stesso.
BREAKING: Dozens of Interceptions made by Israel, there are Iranian missiles flying over the Western Wall in the Old City of Jerusalem. pic.twitter.com/XqMfFXjgg7
— Breaking 4 News (@Breaking_4_News) October 1, 2024
Attacchi terroristici tra Tel Aviv e Jaffa
Uno in un centro commericiale di Tel Aviv, l’altro alla metropolitana leggera di Jaffa. Almeno sette persone sono rimaste ferite nella sparatoria nel centro commerciale israeliano di Tel Aviv, secondo i soccorritori, in quello che la polizia ha definito un presunto attacco “terroristico”. “Almeno sette sono rimasti feriti in due diversi siti”, ha detto il capo del servizio medico di emergenza Magen David Adom, Eli Bin. “I paramedici stanno fornendo cure mediche a un numero di vittime in condizioni diverse”, ha detto il servizio di emergenza
Netanyahu: “Ci attendono giorni difficili”
Nell’ultimo periodo, la tensione è aumentata notevolmente. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto una dichiarazione inusuale, rivolgendo parole di speranza ai cittadini iraniani, suggerendo che i due popoli, e i loro rispettivi paesi, potrebbero trovare pace. Questo commento ha suscitato domande sulle vere intenzioni di Israele e sul clima politico interno in Iran.
Le ragioni di questa escalation possono essere molteplici, inclusi fattori politici interni all’Iran, la pressione internazionale e la strategia militare israeliana, che ha recentemente condotto operazioni oltreconfine, in particolare in Libano. La comunità internazionale rimane in attesa di ulteriori sviluppi, consapevole delle potenziali conseguenze di un conflitto diretto in Medio Oriente.