Martedì sera, all’ora di cena, un gesto impulsivo e sconsiderato ha generato il panico in una palazzina di tre piani situata in via Confalonieri, a Pesaro. Il rogo, che ha messo a rischio la sicurezza dell’intero condominio e allarmato i residenti, ha avuto come protagonista una donna sulla quarantina, che ora rischia pesanti conseguenze legali, tra cui l’accusa di incendio doloso.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna e il compagno, un uomo della stessa età, si trovavano nello scantinato della palazzina, un ambiente ad uso privato dell’uomo. Durante un momento di intimità, è scoppiato un litigio tra i due. In preda a un impeto di rabbia, la donna ha deciso di dare fuoco ai propri slip, forse come reazione a una richiesta dell’uomo che non le era gradita.
Quello che inizialmente sembrava un gesto di rabbia improvvisa è rapidamente sfuggito di controllo. Le fiamme hanno preso subito piede, avvolgendo il divano e altri oggetti presenti nella stanza, causando un incendio che ha minacciato l’intero edificio. L’incendio ha costretto sei famiglie a evacuare l’edificio, mentre i residenti sono stati tenuti lontani dalle loro case per diverse ore.
L’episodio ha richiesto l’intervento urgente dei vigili del fuoco, che sono giunti sul posto con tre camion, insieme a due volanti della polizia, al 118 e a un’unità cinofila della Guardia di Finanza. Il nucleo biologico chimico e radiologico è stato chiamato a intervenire, vista la potenziale pericolosità dell’incendio.
Le indagini sono attualmente in corso per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente e determinare le responsabilità. La donna rischia ora non solo le gravi conseguenze di un gesto che ha messo in pericolo tante vite, ma anche un’accusa di incendio doloso che potrebbe comportare pesanti sanzioni.