In Ungheria, il prete televisivo Peter Gergo Bese, considerato una figura di spicco e sostenitore del governo di Viktor Orban, è stato travolto da uno scandalo che ha scosso sia il Paese che il Vaticano. Bese, noto per le sue posizioni critiche verso la comunità LGBTQ+, è stato scoperto in video di contenuto omosessuale, alcuni dei quali sono apparsi anche su siti pornografici. Padre Bese, che era un prediletto del governo ungherese, era stato chiamato addirittura a benedire alcuni uffici governativi. Tuttavia, a partire dal 6 settembre, il suo nome e le sue immagini sono sparite dai profili social del regime, in seguito alle rivelazioni su questa doppia vita.
La reazione del Vaticano e la sospensione
A seguito dello scandalo, l’arcivescovo di Kalocsa-Kecskemet, sotto pressione del Vaticano, ha deciso di sospendere il prete. Il magazine ungherese Valasz Online ha rivelato che il governo aveva raccolto un dossier sulla vita segreta di Bese, evidenziando una contraddizione tra la sua immagine pubblica e la sua partecipazione a feste gay. Le prove, costituite da foto e video, hanno portato alla sua sospensione e all’imbarazzo di Orban, il quale aveva fino a quel momento considerato Bese come un simbolo delle sue politiche conservatrici.