Ma davvero negli Stati Uniti c’è chi crede che l’uragano Milton sia stato generato in qualche modo dal governo per uccidere i repubblicani o per requisire più terre possibili ai sopravvissuti? Assolutamente sì. Sui social, in questi giorni, si sono condivise le teorie più assurde sull’uragano, tanto che lo stesso presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nelle scorse ore, poco prima dell’impatto, ha dovuto esortare di nuovo la popolazione a trovare un rifugio sicuro, condannando le bugie e la disinformazione sulla tempesta, definite “antiamericane”.
Le teorie più assurde
Ma di che teorie parliamo? Partiamo dalla premessa: secondo tanti, tantissimi, la FEMA, l’Ente federale per la gestione delle emergenze, insomma la nostra Protezione civile, altro non sarebbe che uno strumento di un governo federale tirannico che vuole rubare le terre agli abitanti della Florida. Una follia, come ovvio. Ma una follia che ha attecchito così tanto che il portavoce del governatore della Florida Ron DeSantis, Christina Pushaw, si è vista costretta a lanciare un appello sui social media per contrastare alcuni che esortavano le persone a non evacuare per proteggere le loro proprietà dalla FEMA: “Diffondere BUGIE come queste – le sue parole – avrà gravi conseguenze”.
La portavoce ha poi pregato le persone che vivono nella zona a rischio di seguire le istruzioni per evacuare.
“Non ho mai visto informazioni come queste, non ne ho mai viste così tante e così meschine”, ha detto esterrefatto George Haddow, vice capo dello staff della FEMA durante l’amministrazione Clinton.
Su X, l’ex Twitter, diversi post antisemiti, d’altronde, scrivono e sostengono che la FEMA sia gestita da ebrei. Un post minacciava i dipendenti della FEMA, affermando che sarebbero stati fucilati se avessero “continuato a bloccare/sequestrare gli aiuti”. Un altro post, ora rimosso, chiedeva alle milizie di resistere alla FEMA.
Altro che i terrapiattisti
Questi post, tanto per rendere l’idea, hanno ricevuto, ognuno di loro, oltre un milione di visualizzazioni e migliaia di condivisioni. In alcuni casi, molte di più.
Tra l’altro molte delle voci e delle teorie cospirative che circolano sulla FEMA sono vecchie e sono emerse anche durante gli incendi boschivi dell’anno scorso a Maui. Tra le vecchie fake news ci sono quelle che dicono che i soldi stanziati andranno ad aiutare soltanto i migranti. Un classico. Qui in Italia siamo davvero esperti sul tema.
La voce poi secondo cui i sussidi dovranno essere restituiti è una di quelle fake che circola più spesso nel corso degli anni, spiega Willie Nunn, l’amministratore della FEMA.
I rischi delle fake news
Il rischio di queste fake news, come sempre, è che alla fine spingano molte persone a non evacuare o a rifiutare gli aiutati rallentando così la macchina dei soccorsi.
I ricercatori che studiano la risposta ai disastri temono che queste false narrazioni possano ostacolare gli sforzi di recupero. “Anche nei nostri giorni migliori, orientarsi nel sistema di recupero statunitense è una sfida”, ha detto Samantha Montano, professoressa associata di gestione delle emergenze presso la Massachusetts Maritime Academy. “Quindi, se aggiungiamo disinformazione a tutto questo, stiamo davvero danneggiando i sopravvissuti che avranno davvero bisogno di accedere a quei finanziamenti”.
Ammettiamolo, i terrapiattisti nostrani, in confronto a questi geniacci del male, sono soltanto dei novellini.