Allarme maltempo in Emilia Romagna: allerta fiumi, neve in collina, pioggia battente in pianura. Evacuazioni in provincia di Bologna e Ravenna, allagamenti di sottopassi, strade, garage e scantinati. Mezzo Appennino reggiano al buio e al gelo: blackout per 4 mila utenze, migliaia di famiglie senza energia e riscaldamento a causa di rotture di cavi dovute al crollo di alberi sotto il peso della neve.
Lezioni sospese in cinque comuni montani tra le province di Modena e Bologna. I disagi iniziati domenica 8 dicembre sono proseguiti anche martedì 10. Oltre 100 gli interventi nei comuni romagnoli. Le zone più colpite dalla perturbazione sono quelle costiere e interne della Romagna dove, le piogge incessanti abbinate a forti raffiche di vento, hanno provocato allagamenti in diverse aree.
Allerta arancione
La Protezione civile ha emesso allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico. Oltre 50 cm. di neve nel solo Appennino modenese: strade bloccate e rischio slavine. Secondo le ultime stime meteo di martedì, il vortice ciclonico che sta interessando l’Emilia Romagna non sembra allentare la sua presa. Sono previste ulteriori nevicate fino a quote di circa 500-600 m. con accumuli significativi sopra i 700-800 metri di altitudine. Decine di nuclei familiari sono stati evacuati per il rischio di allagamento delle loro abitazioni, in particolare nel ravennate. Anche martedì sono saliti i fiumi in Romagna. Allagati tratti delle tangenziali di Parma e Reggio Emilia. Ma è soprattutto il blackout nel reggiano che ha suscitato le maggiori proteste.
La rabbia dei sindaci reggiani contro Enel
I sindaci della montagna reggiana hanno riversato la loro rabbia contro la compagnia di gestione del servizio di energia elettrica (Enel) per i blackout diffusi da ormai due giorni. Parla a nome di tutti il sindaco Emanuele Ferrari di Castelnuovo Monti, nonché presidente della Unione dei Comuni dell’Appennino: “Devo purtroppo dire, anche a nome degli altri sindaci, che stiamo ricevendo risposte parziali e incerte a queste urgenze. Qui siamo alle prese con un problema che riguarda in montagna diverse migliaia di utenze: solo a Castelnuovo si parla di 1.000 utenze disconnesse dalla rete elettrica”. Il sindaco Ferrari aggiunge: “Spiace dover ricordare, perché credevamo che fosse lampante, che in montagna questa interruzione assume contorni di enorme gravità in un territorio in cui l’età media dei residenti è elevata e con molte fragilità; e in un momento in cui il freddo è molto acuto. Non sappiamo se Enel non abbia personale sufficiente per far fronte all’emergenza e nemmeno se, come sembra di cogliere, l’origine di questi problemi sia da ricondurre a mancate manutenzioni e mancati investimenti per innovare le reti. Ora la priorità assoluta è superare l’attuale fase emergenziale poi dovremo metterci attorno a un tavolo perché tali emergenze non si ripetano”.
Dal commissario Figliuolo fondi per la sicurezza idrica
Il commissario Figliuolo è suo territorio. Nella mattinata di martedì ha incontrato Irene Priolo, la presidente facente funzioni della Regione (presente il neo presidente eletto Michele de Pascale) per annunciare un “Piano speciale stralcio” di 90 milioni. Previsti interventi urgenti per 8 milioni di euro per lavori di ripristino degli argini interessati dalla emergenza già dallo scorso ottobre che interessano tutta la Bassa Reggiana.