Mara Favro, svolta nel giallo della cameriera scomparsa: trovati nei boschi della Val di Susa ossa e occhiali - Blitz Quotidiano
Mara Favro è scomparsa in Val di Susa l’8 marzo scorso. A quasi un anno dalla sua scomparsa, i Vigili del Fuoco nelle ultime ore hanno ritrovato alcune ossa e anche degli occhiali da sole molto simili a quelli che la donna indossava in alcune delle foto pubblicate sui social.
Le ossa e gli occhiali sono stati ritrovati in una zona impervia dei boschi montuosi, vicino a un depuratore dell’acqua a Gravere, comune della provincia di Torino che dista pochi chilometri da Chiomonte, il luogo in cui si trova la pizzeria dove la 51enne lavorava. E sempre a Chiomonte vivono anche i due indagati dopo la sua morte: si tratta del titolare della pizzeria “Don Ciccio”, Vincenzo Milione, accusato di omicidio e occultamento di cadavere insieme al pizzaiolo Cosimo Esposito.
La zona era stata circoscritta dai Carabinieri perché in quell’area era stato captato per l’ultima volta il segnale del cellulare di Mara Favro. Qui erano già state cercate altre volte le sue tracce senza esito positivo. Ora verrà effettuato un esame del Dna per stabilire se le ossa trovate appartengano o meno alla donna.
Se il Dna confermerà che i resti sono della Favro, gli investigatori dovranno capire come mai la madre di una bimba di 10 anni sia finita in un luogo del genere. Sarà quindi necessario accertare se ci sia andata di sua volontà o se qualcuno l’abbia abbandonata lì già deceduta.
Il compagno e il fratello di Mara non credono al suicidio e raccontano che la donna non avrebbe mai abbandonato la figlia di 10 anni. Milione ed Esposito sono finiti sotto indagine dopo la morte della donna per via dei loro precedenti: Milione ha anche scontato una condanna a dieci anni per sfruttamento della prostituzione e droga.