Intervistato dalla Stampa, Michele Misseri dice che prima di uccidere Sarah l’aveva “toccata”, attratto da lei per come era vestita. “Non la avevo mai vista così”: ossia, spiega, con dei pantaloncini molto corti per andare al mare. E sarebbe stato proprio questo movente sessuale poi a spingerlo ad ucciderla.
La vicenda, per chi non lo ricorda, è quella dell’omicidio dell’allora quindicenne Sarah Scazzi. Correva l’anno 2010. Per l’omicidio in carcere al momento ci sono Cosima, la moglie di Michele Misseri e zia di Sarah e la figlia, Sabrina.
Le due donne, condannate all’ergastolo, sono in carcere malgrado le confessioni di Michele Misseri che da tempo dice di essere stato lui ad uccidere la quindicenne.
Le parole di Michele Misseri
Da poco libero dopo la condanna per occultamento di cadavere, Misseri alla Stampa continua a dirsi colpevole: “Sono stato io, se loro fossero colpevoli non mi prenderei nessuna colpa. Non è facile stare in carcere da innocenti. Quando Sarah è scesa l’ho vista diversamente dal solito, non l’avevo mai vista così. L’ho presa di spalle, l’ho sollevata e mi ha dato un calcio all’indietro. Allora non ci ho visto più, ho preso un pezzo di corda ma non ricordo come l’ho uccisa. Poi ho mollato la presa e Sarah è caduta dall’altra parte”. Quando al movente legato all’impulso sessuale: “Mi vergognavo di me stesso, mi avevano detto di non dirlo più e non l’ho detto più”. E ancora: “Quando ho accusato Sabrina ero sotto farmaci, non ero io. A tratti ero lucido, a tratti no”.
E infine, sulla serie in arrivo su Disney+ proprio sulla vicenda, Misseri taglia corto: “È tutto un magna magna per fare soldi”.