Un ragazzino di 12 anni sarebbe stato minacciato di morte da un 60enne di Specchia, in provincia di Lecce, stanco del fatto che il giovane suonasse per scherzo ripetutamente al suo campanello. I fatti risalgono allo scorso agosto, ma ora l’uomo è finito a processo, accusato di minaccia aggravata. Al termine delle indagini preliminari quest’ultimo, al quale viene contestata una recidiva reiterata nel quinquennio, è stato raggiunto da un decreto di giudizio immediato fissato per il prossimo aprile.
Le minacce al 12enne e la denuncia ai carabinieri
In base a quanto ricostruito dai carabinieri, il 60enne, dopo l’ennesima scampanellata avrebbe raggiunto il gruppetto di ragazzi dove si trovava il 12enne, intimandogli che se fosse accaduto un’altra volta gli avrebbe sparato, mostrandogli anche una pistola. Questo gesto avrebbe provocato un forte stato di ansia nel ragazzino, costringendolo anche a delle cure mediche. Dopo aver raccontato tutto alla madre, è scattata la denuncia e sono partite le indagini. Durante la perquisizione domiciliare a casa dell’uomo non è mai stata ritrovata l’arma usata per le presunte minacce.