Un dramma inaspettato ha colpito una famiglia romana: un’anziana signora è morta dopo aver mangiato una zuppa di carciofi acquistata in un supermercato, contaminata dal botulino. La pericolosa tossina non le ha lasciato scampo, portandola al decesso all’ospedale Sant’Eugenio in breve tempo. A rischiare è stata anche la figlia, che aveva assaggiato solo un cucchiaio della zuppa. Ricoverata in terapia intensiva, è riuscita a salvarsi, ma l’esperienza è stata comunque drammatica.
Con il decesso dell’anziana, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, affidando le indagini ai carabinieri dei Nas. È stato un percorso complesso riuscire a risalire alla causa dell’intossicazione. Solo quando la figlia è stata in grado di parlare, dopo giorni in terapia intensiva, si è scoperto che entrambe avevano mangiato la stessa zuppa, che si è poi rivelata contaminata. Da lì, è partita la denuncia e l’Asl ha disposto il sequestro di tutte le confezioni del prodotto per evitare ulteriori casi.
Le autorità sanitarie stanno lavorando per comprendere esattamente come il batterio sia finito nella zuppa. I carabinieri dei Nas stanno controllando ogni passaggio della filiera di produzione, dal confezionamento alla conservazione, per individuare eventuali errori o violazioni degli standard di sicurezza. Al momento, non è escluso che il problema possa derivare da una conservazione errata.
Il botulino è una delle tossine più potenti conosciute e può svilupparsi in alimenti conservati in ambienti privi di ossigeno, come quelli sott’olio o sott’acqua. Ecco perché le conserve domestiche sono spesso considerate rischiose se non preparate seguendo rigide norme di sicurezza. Questa tragedia ricorda quanto sia importante prestare attenzione a ogni fase di preparazione e conservazione degli alimenti.