Cronaca

Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo, cosa non torna: dal carico all’esplosione a bordo

La nave cargo russa ‘Ursa Major’ è affondata nel Mediterraneo, come confermato dalle agenzie di stampa di Mosca. I siti di monitoraggio marittimo la localizzavano al largo della Spagna, dove la nave Clara Campoamor della Marina spagnola e un’unità di soccorso sono intervenute. Sul posto era presente anche un’altra nave cargo russa, la Sparta. I dati AIS indicano che l’Ursa Major era gestita da una sussidiaria di una società di difesa russa colpita dalle sanzioni occidentali.

La rotta e l’incidente

La nave cargo russa è affondata dopo un’esplosione nella sala macchine. Lo ha spiegato l’unità di crisi del ministero degli Esteri russo in un comunicato citato dalla Tass. “La nave cargo russa Ursa Major, di proprietà della compagnia SK-Yug, è affondata nelle acque internazionali del Mar Mediterraneo dopo un’esplosione avvenuta nella sala macchine. Quattordici dei 16 membri dell’equipaggio (tutti cittadini russi) sono stati tratti in salvo e portati al porto di Cartagena nella regione spagnola di Murcia dal servizio di soccorso”, si legge nella nota.

Secondo altre fonti, l’Ursa Major ha subito un guasto al tubo del carburante del motore principale mentre era in viaggio verso la Siria. La nave era stata inviata da Mosca per evacuare armi ed equipaggiamenti in seguito al crollo del regime siriano di Bashar al-Assad. L’Institute for the Study of War ha segnalato che le truppe russe si sono ritirate dalle basi avanzate in Siria, concentrandosi ora a Tartus e nella base aerea di Hmeimim, sulla costa. L’incidente, secondo fonti non confermate, avrebbe provocato un’esplosione a bordo, portando all’affondamento dell’imbarcazione. Fonti OSINT avevano registrato il passaggio della nave nel canale della Manica il 16 dicembre.

Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo, cosa non torna: dal carico all’esplosione a bordo (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Carico e destinazione

Le informazioni sul carico restano discordanti. I media russi affermano che la nave, costruita nel 2009, aveva lasciato San Pietroburgo 12 giorni fa con un carico di gru portuali da 380 tonnellate, destinate all’ampliamento del terminal sul Pacifico presso Vladivostok. Inoltre, trasportava due portelloni per una rompighiaccio nucleare del progetto 10510. Tuttavia, altre fonti suggeriscono che la nave trasportasse materiali (armi?) legati all’operazione in Siria, ma tali informazioni non sono state confermate.

 

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Amedeo Vinciguerra