Cronaca

Neonati morti a Traversetolo, si cercano i complici della giovane mamma: indagini su genitori, amici e fidanzato

Le indagini sulla tragica vicenda che ha coinvolto la 21enne accusata di aver ucciso e sepolto i propri figli, continuano a suscitare domande e preoccupazioni. La Procura di Parma, guidata dal procuratore Alfonso D’Avino, sta cercando di chiarire se la giovane abbia agito da sola o se ci siano state altre persone coinvolte nel crimine. La 21enne, attualmente agli arresti domiciliari, verrà ascoltata dal gip giovedì, ma le aspettative di ottenere informazioni utili dall’interrogatorio sono basse. È probabile che la giovane si avvalga della facoltà di non rispondere, lasciando così molte domande senza risposta.

Accertamenti e possibili complici

Le indagini, condotte dai carabinieri di Parma e coordinate dal procuratore D’Avino e dalla pm Francesca Arienti, continuano a concentrarsi sulla villetta di Traversetolo, attualmente disabitata. Sebbene non ci siano ancora indizi concreti sul presunto coinvolgimento di altre persone, le indagini su familiari, amici e fidanzato della ragazza sono in corso. Alcune voci nel paese suggeriscono che il fidanzato e la sua famiglia fossero a conoscenza delle gravidanze, portando così a ulteriori interrogativi sul contesto in cui si è verificato il tragico evento.

Neonati morti a Traversetolo, si cercano i complici della giovane mamma: indagini su genitori, amici e fidanzato (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Il dolore dell’ex fidanzato

L’ex fidanzato della giovane, ha espresso la sua incredulità di fronte alla situazione. In una dichiarazione diffusa tramite il suo avvocato, ha detto: “Sono completamente frastornato. Non ho ancora realizzato cosa sia successo. E soprattutto non so più chi ho conosciuto”. Attualmente, il ragazzo si trova a dover affrontare il dolore della perdita, desiderando riconoscere i suoi bambini, dar loro un nome e organizzare una cerimonia per onorarli.

“Ci vorrebbe un po’ di quiete, un po’ di silenzio”, prosegue l’avvocato che, contattato dall’ANSA, ha preferito non aggiungere altro a quanto dichiarato alla Gazzetta. Il ragazzo in questa storia è parte offesa, “eppure certe ricostruzioni frettolose lo hanno dipinto in maniera sbagliata, alludendo a chissà quali colpe, che non ha assolutamente”.

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Filippo Limoncelli