Cronaca

Non è il terremoto che deve spaventarci, ma la nostra negligenza. L’Italia continua a rifiutare la razionalità

C’è chi ha preso il borsone ed è sceso in strada, chi ha afferrato un megafono e ha iniziato a urlare, e persino chi ha preso d’assalto l’ex base NATO di Bagnoli. È bastato un terremoto di magnitudo 4.4 per scatenare il panico. Si è registrato perfino un ferito, raccontano le cronache. Cronache di ordinaria follia. Quello che è accaduto l’altra notte è infatti del tutto assurdo e irrazionale. In un Paese civile, un terremoto di magnitudo 4.4 non dovrebbe nemmeno essere percepito. Non dovrebbe spaventare nessuno. Ma neanche se fosse di magnitudo 5. Chiedetelo agli esperti: vi diranno tutti la stessa cosa. Non è il terremoto che uccide, ma le case e il modo e il dove sono state costruite.

La verità è semplicemente questa. Quello che è accaduto e continua ad accadere in Italia è del tutto senza senso, illogico e irrazionale. Forse è anche un segno dei tempi che viviamo, tempi in cui la razionalità sembra spaventare le persone. Una cosa è certa: prima o poi, nella zona di Pozzuoli ci sarà un terremoto forte. Molto più forte di quello dell’altra notte. E se continueremo a ignorare il problema e a non fare prevenzione, un’altra cosa sarà altrettanto certa: ci saranno morti. Tanti morti. E non sarà stato il terremoto a ucciderli, ma l’indifferenza, l’incuria e l’inciviltà italiana.

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Gianluca Pace