Cronaca

Non solo alcol, anche una Tachipirina può costarti la patente?

Un automobilista,  si è visto ritirare la patente e sequestrare il veicolo dopo aver assunto una Tachipirina due giorni prima del controllo stradale. Questo episodio, che potrebbe sembrare assurdo, mette in luce una problematica più ampia legata ai farmaci di uso comune e alla sicurezza stradale. Ma come può un farmaco tanto diffuso portare a conseguenze così gravi?

Quando i farmaci comuni diventano rischiosi

La Tachipirina, a base di paracetamolo, è considerata sicura se assunta alle dosi consigliate. Tuttavia, il suo utilizzo può causare problemi in situazioni specifiche:

  • Effetti sui test antidroga: Alcuni metaboliti del paracetamolo possono interferire con i controlli, generando falsi positivi per sostanze stupefacenti.
  • Assunzioni combinate: Se associato ad altri medicinali, il paracetamolo può aumentare effetti collaterali come sonnolenza o riflessi rallentati.
  • Sensibilità dei controlli: Gli strumenti delle forze dell’ordine sono progettati per individuare anche tracce minime di sostanze, ma non sempre distinguono tra farmaci legali e droghe illegali.

Come funzionano i controlli stradali

I test su strada mirano a garantire la sicurezza, ma hanno limitazioni significative:

  • Alta sensibilità: Anche residui innocui di farmaci possono attivare un allarme.
  • Falsi positivi: Medicinali comuni, come antistaminici o analgesici, possono alterare i risultati.
  • Conseguenze immediate: In caso di positività, scattano il ritiro della patente, il sequestro del veicolo e ulteriori accertamenti.
Non solo alcol, anche una Tachipirina può costarti la patente (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Come proteggersi da situazioni spiacevoli

Per evitare di incorrere in simili disguidi, è utile adottare alcune precauzioni:

  • Leggi il foglio illustrativo: Controlla le avvertenze sui medicinali riguardo alla guida.
  • Consulta un medico o farmacista: Chiedi se il farmaco assunto può interferire con i test.
  • Porta documentazione medica: Conserva una copia della prescrizione per giustificare l’uso del medicinale.
  • Informa le autorità: Durante i controlli, segnala eventuali farmaci assunti e i motivi dell’assunzione.

Un problema del sistema

Il caso evidenzia la necessità di aggiornare il sistema di controllo stradale. Ecco alcune proposte:

  • Strumenti più precisi: Sviluppare test antidroga capaci di distinguere tra farmaci leciti e sostanze proibite.
  • Formazione adeguata: Educare le forze dell’ordine a riconoscere effetti collaterali non pericolosi.
  • Informazione pubblica: Sensibilizzare i conducenti sugli effetti dei farmaci e sulle loro possibili implicazioni.

Un po’ di chiarezza

Rispetto alle voci che stanno circolando in questi giorni sui rischi legati alla Tachipirina, il paracetamolo non figura tra i farmaci che potrebbero dare falsi positivi in caso di test antidroga.

In questi giorni di confusione e novità, spesso infatti non viene citato il fatto che al momento non esiste un elenco ufficiale dei farmaci vietati. Nei giorni precedenti, fonti dal Ministero dei Trasporti hanno invece anticipato “non ci saranno punizioni per chi viene trovato alla guida positivo a sostanze stupefacenti per aver preso farmaci con cannabinoidi”, anticipando che nei prossimi giorni dovrebbe essere pubblicata una circolare per fare chiarezza sulla questione relativa a chi si mette alla guida dopo aver assunto farmaci, anche con derivati dei cannabinoidi. Per loro – spiegano le fonti del Mit – non dovrebbe cambiare molto: dovranno limitarsi a seguire quanto indicato nei prontuari terapeutici e le indicazioni del loro medico.

 

 

 

Published by
Filippo Limoncelli