Cronaca

Omicidi diminuiti di un terzo in 10 anni, cresce il numero di assassini e vittime minorenni

La “percezione” di una realtà quale ambiente più violento e pericoloso di quanto non sia in effetti è fenomeno esteso e indagato. Pensiamo alla diffusione degli omicidi in Italia. I dati si incaricano di raccontare un’altra storia.

Calano infatti gli omicidi in Italia, che si riducono di un terzo in dieci anni, ma allo stesso tempo aumentano i delitti che vedono coinvolti minorenni sia come autori sia come vittime. Questa la fotografia dell’ultimo rapporto realizzato dal Servizio analisi criminale della Criminalpol della Polizia dal quale emerge che la percentuale di under18 autori di un delitto è quasi triplicata in un anno.

I dati delle forze dell’ordine dicono, infatti, che nel 2024 l’incidenza si attesta all’11% del totale degli omicidi rilevati, a fronte del 4% dell’anno precedente. Ma non solo: i numeri dicono anche che è quasi raddoppiata la percentuale di minorenni uccisi: nel 2024 è al 7% rispetto al 4% del 2023.

Complessivamente in Italia gli omicidi volontari sono diminuiti del 33% in un decennio: dai 475 consumati nel 2015 si è passati ai 319 del 2024. Un trend costante che si conferma anche nel 2024, quando il decremento è stato del 6% rispetto al 2023 (quando i delitti furono 340).

La flessione maggiore riguarda quelli legati alla criminalità di stampo mafioso: dai 53 del 2015 ai 15 del 2024, con un netto calo del 72%. A tal proposito, nel report si sottolinea una considerazione che inquirenti e investigatori ripetono ormai da tempo.

Omicidi diminuiti di un terzo in 10 anni, cresce il numero di assassini e vittime minorenni (foto Ansa-Blitzquotidiano)

La mafia cambia pelle

“La netta diminuzione del numero degli omicidi ascrivibili a contesti di criminalità organizzata è significativa di come le mafie in Italia stiano cambiando pelle: cercano di evitare clamori per poter dedicarsi con maggiore efficacia alle attività criminali e soprattutto all’ infiltrazione dell’economia legale”. Dai dati emerge, inoltre, una flessione del 38% in 10 anni di vittime maschili (da 330 a 206) e del 22% di vittime femminili (da 145 a 113).

Nel 2024 quasi la metà dei delitti (il 49%) ha avuto origine da una lite degenerata mentre per quanto riguarda il modus operandi, al primo posto c’è l’uso di armi improprie e armi bianche (133 casi nel 2024 a fronte dei 156 nel 2023). Le armi da fuoco risultano utilizzate in 98 casi nel 2024 e in 101 nel 2023.

Sole sei casi di avvelenamento

L’avvelenamento è stato rilevato in soli 6 casi nel 2024 e 4 nel 2023. Dando uno sguardo alle singole realtà, la Campania è la regione dove si sono verificati più omicidi, seguita da Lombardia e Lazio, e risulta in controtendenza con un +31% rispetto al 2023.

“Emerge con chiarezza una grande diminuzione degli omicidi” nel nostro Paese, commenta Antonio Basilicata, direttore del servizio analisi criminale della Direzione centrale polizia criminale. Un trend che “è confermato tra l’altro anche da Eurostat e che colloca l’Italia tra i Paesi più sicuri per questo tipo di reato. Il nostro Paese infatti, nel 2022, ultimi dati Eurostat disponibili, presenta un indice di delittuosità, ossia il rapporto tra omicidi volontari ogni 100mila abitanti, di 0,55. Tenendo conto della media europea dello 0,87 l’Italia si colloca dunque in posizione ottimale”.

 

Published by
Francesca Ripoli