Un uomo è stato multato per aver utilizzato il cellulare mentre era in sella alla sua bicicletta nel centro storico di Lecce. La sanzione inflitta è stata di 165 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente di guida. Il ciclista è stato fermato da due agenti della polizia municipale mentre conversava al telefono con sua madre, violando l’articolo 173 del Codice della Strada. Le vigilesse, già impegnate in controlli su monopattini, hanno prontamente fermato l’uomo per la violazione.
Cosa prevede l’articolo 173 del Codice della Strada
L’articolo 173 del Codice della Strada vieta ai conducenti di veicoli, compresi i ciclisti, di utilizzare dispositivi telefonici senza un sistema vivavoce, se ciò comporta la necessità di staccare le mani dal volante o dal manubrio. Questo perché l’uso del cellulare alla guida mette a rischio la stabilità del veicolo e la sicurezza sia del conducente che degli altri utenti della strada. Anche se spesso sottovalutato, il divieto si applica a tutti i veicoli, incluse biciclette e monopattini, proprio per prevenire incidenti dovuti a distrazioni.
Giustificazioni inutili e sanzioni ridotte
Nonostante il ciclista avesse cercato di giustificare il suo comportamento, spiegando che stava semplicemente parlando con sua madre, le sue spiegazioni non sono servite ad evitare la multa. La legge è chiara e non ammette eccezioni: l’uso del cellulare senza un dispositivo di supporto è una violazione. Tuttavia, il verbale può essere pagato con una riduzione del 30% se saldato entro cinque giorni dalla notifica, permettendo al ciclista di ridurre il costo della sanzione, ma non di evitare la perdita dei punti dalla patente.