Le condizioni sono ritenute disperate. “E’ in fin di vita”, spiegano gli inquirenti in costante collegamento con il centro di terapia intensiva dell’ospedale di Bergamo. Ma sulla dinamica che ha portato una bambina di tre anni a ferirsi con un colpo di pistola partito dall’arma del padre non ci sono ancora certezze. Non ĆØ chiaro se a premere il grilletto dell’arma incustodita sia stata la bimba rimasta gravemente ferita o la sorella di cinque anni.
La ricostruzione di quanto accaduto
L’allarme ĆØ stato lanciato a metĆ pomeriggio di ieri da un’abitazione di Gardone Valtrompia, paese nel Bresciano celebre in tutto il mondo proprio per la Beretta, la fabbrica d’armi piĆ¹ famosa d’Italia. La telefonata disperata l’hanno fatta i genitori delle due bambine perchĆ© la piccola di casa, tre anni, ĆØ stata raggiunta in pieno viso da un proiettile calibro nove. Si tratterebbe di un colpo partito accidentalmente dall’arma del padre, regolarmente detenuta, che l’uomo pare tenesse carica – cosƬ ha riferito ai carabinieri – per paura dei ladri.
Non ĆØ chiaro come la pistola possa essere finita nelle mani della piccola e soprattutto i carabinieri devono capire se sia stata la stessa bimba di tre anni a premere inavvertitamente il grilletto o se sia stata la sorellina di due anni piĆ¹ grande, che al momento della tragedia era con lei nel giardino della villetta. La versione dei genitori sarebbe identica e compatibile con il ferimento da parte della bimba, ma gli inquirenti dovranno effettuare dei sopralluoghi e delle analisi balistiche per cristallizzare la dinamica. Le risposte non saranno quindi immediate. Sicuramente al momento si ipotizza il reato di omessa custodia dell’arma che non doveva essere alla portata di un minore e rivelarsi un tragico gioco per una bambina di tre anni.
Il pensiero di tutti ora ĆØ proprio alla bimba che lotta tra la vita e la morte. E’ stata raggiunta dal proiettile sotto l’occhio sinistro e i medici intervenuti in un primo momento sono riusciti a stabilizzare le condizioni della piccola poi intubata e attualmente in stato di coma. Una vicenda che ricorda un altro dramma accaduto nel Bresciano. Era il 16 ottobre del 2021 quando in un’abitazione di San Felice, sul lago di Garda, una ragazzina di 15 anni venne ferita a morte da un colpo di fucile esploso per errore dal fratello 13enne che stava giocando in casa con l’arma.