Estorsioni sui biglietti delle partite di Inter e Milan, “pizzo” sui parcheggi attorno allo stadio San Siro e risse violente tra tifoserie: queste sono solo alcune delle accuse mosse ai capi ultrà delle curve delle due principali squadre milanesi. Stamattina, la Polizia e la Guardia di Finanza hanno arrestato 16 persone e poste altre 2 agli arresti domiciliari, a seguito di un’inchiesta della Procura di Milano. L’indagine, che ha analizzato sei anni di attività dentro e fuori lo stadio, ha svelato un sistema di criminalità organizzata che coinvolgeva i gruppi di tifosi.
Curva Nord dell’Inter: legami con la ‘ndrangheta
Tra gli arrestati per la Curva Nord dell’Inter ci sono nomi di spicco come il capo della tifoseria e il suo vice. L’inchiesta ha svelato l’esistenza di un’associazione a delinquere che agevolava una cosca di ‘ndrangheta. Un mese fa, il capo della cuva nord interista ha ucciso Antonio Bellocco, membro della cosca, dopo una lite legata a questioni economiche. L’omicidio è avvenuto dopo una partita di calcetto tra i due e ha scatenato una faida all’interno della tifoseria.
Curva Sud del Milan: violenza e criminalità
Anche la Curva Sud del Milan è coinvolta. Al capo ultras sono contestati reati legati alla violenza, senza aggravante mafiosa. L’inchiesta ha portato all’arresto anche del bodyguard del cantante Fedez, e ad un amico del cantante. I gruppi coinvolti gestivano le attività legate alla vendita di bibite e gadget allo stadio, ricorrendo spesso alla violenza per il controllo del territorio.