Un giovane di 20 anni di origine sudanese è stato gettato in mare con le mani legate dalla baby gang che lo aveva aggredito. L’incidente è avvenuto sul molo di Santo Spirito, a Bari. Il ragazzo, dopo essere stato picchiato e immobilizzato, è stato lasciato nelle acque fredde, dove è rimasto per ore fino a quando, intorno alle 2 di notte, è stato avvistato e salvato da un pescatore. Quando è stato recuperato, era in grave stato di ipotermia, e i soccorritori hanno confermato che pochi minuti in più sarebbero stati fatali. Il giovane è stato portato d’urgenza in ospedale, dove è stato sottoposto a cure. Le forze dell’ordine stanno indagando per identificare i responsabili di questa brutale aggressione.
Cosa è successo
Il terribile episodio di violenza è avvenuto questa notte, 18 ottobre, a Bari, sul molo di Santo Spirito. Il ragazzo sarebbe stato aggredito e scaraventato sui frangiflutti del molo. Secondo quanto emerso finora, la vittima sarebbe stata accerchiata da più persone che l’avrebbero picchiata, legata e poi lanciata sugli scogli nei quali il giovane è rimasto incastrato con una gamba. A soccorrerlo è stato un pescatore che ha allertato il 112. A tirarlo fuori dagli scogli sono stati i vigili del fuoco, mentre il personale del 118 lo ha stabilizzato e portato in ospedale perché ferito e in stato di ipotermia. Il 20enne avrebbe fornito diverse versioni dei fatti.
Il 20enne, che è regolare sul territorio nazonale, è stato soccorso quand’era ormai privo di sensi a causa dell’ipotermia. Sul luogo della presunta aggressione sono intervenuti gli agenti delle Volanti della Questura di Bari. Indagini sono in corso anche da parte della Squadra mobile.