In un episodio che evidenzia le gravi problematiche della violenza domestica, una madre di Grottaglie, in provincia di Taranto, ha denunciato il figlio diciassettenne dopo essere stata picchiata e insultata insieme al suo fratellino più piccolo. Questo straziante racconto di una madre è stato ascoltato dai carabinieri della Compagnia di Grottaglie, che hanno raccolto la sua testimonianza nella “Stanza tutta per sé”, un luogo speciale dedicato alle vittime di violenza.
L’aggressione
Non si tratta di un caso isolato: il giovane aveva aggredito la madre e il fratello più piccolo in più occasioni, infliggendo loro ferite e contusioni. Dopo l’ennesimo episodio di violenza, la donna ha deciso di chiedere aiuto, contattando i carabinieri e avviando il processo che ha portato a misure cautelari nei confronti del ragazzo. Le accuse a suo carico comprendono maltrattamenti in famiglia e lesioni.
“Una stanza tutta per sé”
Il progetto nazionale “Una stanza tutta per sé” è stato istituito nel 2015 grazie a una collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e l’Associazione Soroptimist International. Il suo obiettivo è quello di incoraggiare le vittime di violenza di genere a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, offrendo loro un ambiente protetto e accogliente per denunciare gli abusi subiti.
Le stanze sono state progettate per ridurre il trauma del contatto con le autorità e facilitare una comunicazione più aperta e sicura. Attualmente, il progetto ha raggiunto circa 228 luoghi protetti in tutta Italia, le cui ubicazioni possono essere consultate su una mappa interattiva disponibile sul sito di Soroptimist. Nel caso in cui non sia possibile accedere a una stanza fisica, il progetto offre anche una soluzione alternativa: una “stanza portatile” contenente un kit audio-video per la registrazione delle denunce.