Venerdì, raccontano le cronache, un Frecciargento Roma-Genova è partito con 50 minuti di anticipo, lasciando letteralmente a terra diversi passeggeri. In molti, infatti, sapendo che la partenza era fissata per le 16:20, sono arrivati soltanto pochi minuti prima in stazione, come è normale che sia. Una volta lì, però, i poveri pendolari hanno scoperto che il treno era già scappato via alle 15:30, senza alcun preavviso.
A chi, giustamente, chiedeva spiegazioni, si legge ancora, il personale di Trenitalia, forse un po’ confuso, ha consigliato di prendere il treno successivo, un Frecciabianca in partenza alle 16:57. Tuttavia, hanno aggiunto, non sarebbe stato garantito loro il posto a sedere. Ma quanta gentilezza.
Ma perché il treno è partito prima? Da quanto si è capito, dai piani alti avrebbero riferito che, poiché il treno non poteva percorrere l’intera linea ad alta velocità a causa di lavori urgenti, per evitare di arrivare in ritardo si era deciso di anticiparne la partenza. Con l’ottimo risultato che così i tanti passeggeri rimasti a terra, alla fine, sono arrivati in ritardo lo stesso.
Sicuramente non sarà colpa sua, figuriamoci; al massimo si incolperà qualche chiodo. Ma, insomma, sotto il ministro dei Trasporti Matteo Salvini continua a succederne di ogni. Sarà sfortuna. Chissà, forse, sfogliando i libri di storia, un giorno si dirà: a volte, quando c’era lui… i treni arrivavano in anticipo.