Hanno raccolto dei funghi in un boschetto e poi li hanno usati per cucinare un risotto. Purtroppo però Ermelinda Aiello, 83 anni, e suo figlio Roy, non sapevano che tra i funghi raccolti c’era anche una amanita falloide, uno dei più velenosi. E così madre e figlio, dopo aver mangiato il risotto, sono finiti in ospedale. Il figlio, dopo qualche giorno, si è ripreso. L’83enne invece, dopo dieci giorni di agonia, anche a causa dell’età, è deceduta. Tutto è avvenuto a Follina, in provincia di Treviso. A raccontare la storia è il Corriere della Sera.
Dopo la vicenda drammatica il direttore generale dell’Asl locale, Francesco Benazzi, ha lanciato un appello: “Al Dipartimento di Prevenzione abbiamo un servizio importante di micologia – ha spiegato -. Tutti i giorni i nostri esperti vagliano tutti i funghi e danno l’ok sul fatto che questi siano commestibili o no”. “La situazione di questa signora era già difficile – rileva Benazzi -, e purtroppo l’amanita è un fungo considerato mortale”.
La morte della signora ha sconvolto la piccola comunità.
“Manifestiamo la nostra vicinanza alla famiglia e il cordoglio di tutta la comunità – ha detto la sindaca Paola Carniello – invitiamo tutti a contattare il servizio micologico se non si è sicuri. Vedo tanti stati di WhatsApp, post su Facebook e stories su Instagram con mega raccolte di funghi: speriamo che qualche prodotto velenoso non sia finito in qualche congelatore dato che quest’anno, vista la stagione straordinaria, ha trovato funghi anche chi di solito non va a cercarli”.