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Ragazzina violentata da un pakistano (regolare in Italia). E Salvini attacca i giudici

Poteva Matteo Salvini, lo ricordiamo, un ministro del nostro governo, non utilizzare la storia di una 14enne violentata alla fermata di un bus per la sua continua campagna social contro stranieri e giudici? Ovviamente no, non poteva non utilizzarla.

Ma andiamo con ordine

Venerdì una 14enne è stata stuprata da un 40enne pachistano nei pressi di una fermata di un bus. Tutto, raccontano le cronache, è avvenuto a Bolzano, nel quartiere Casanova.

La ragazza era seduta sulla pensilina quando l’uomo, residente in città, le ha prima chiesto delle indicazioni stradali, poi la ha afferrata e trascinata dietro un cespuglio e infine l’ha violentata. La ragazza, scappata in lacrime, è stata poi fermata da un passante. Chiamato il 112, alla fine la polizia ha intercettato e fermato l’uomo. L’aggressore, secondo quanto si è appreso, aveva dei precedenti ed era regolare da anni in Italia dove ha sempre lavorato nella ristorazione.

Poteva mancare un post di Salvini su una vicenda così drammatica? Ovviamente no. “Vediamo – scrive il ministro – se ci sarà anche in questo caso un giudice che ci obbligherà a tenere in Italia pure questa preziosa risorsa straniera…”. Con tanto di sottotesto tutto maiuscolo: “MENO CINQUANTAQUATTRO ALLA SENTENZA: CONDANNATO O ASSOLTO PER AVER FERMATO L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA?”.

Cosa c’entra un 40enne pachistano regolare che stupra una 14enne con la vicenda del processo Open Arms? Niente. Cosa c’entra questa storia con la vicenda dei migranti in Albania? Niente. Ma questo, si sa, non è molto importante. L’importante è puntare il dito in maniera vaga contro stranieri e giudici.

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