Le Maldive si trovano in una crisi finanziaria profonda, con un particolare focus sui sukuk, le obbligazioni denominate in dollari conformi alla legge islamica della sharia. Questi strumenti finanziari sono diventati un punto critico per l’arcipelago, con la prossima scadenza del pagamento degli interessi fissata per l’8 ottobre 2024. La situazione è particolarmente tesa poiché le quotazioni dei sukuk sono crollate drasticamente negli ultimi due mesi, scendendo da 93 a 69,5. Questo crollo riflette il crescente scetticismo degli investitori sulla capacità del Paese di onorare i suoi debiti.
La crisi è accentuata dal deterioramento della situazione valutaria delle Maldive. A giugno 2024, le riserve in valuta estera erano scese a 395 milioni di dollari, ma le risorse immediatamente disponibili sono solo 45 milioni di dollari. Questa situazione è aggravata dalla forte dipendenza delle Maldive dalle importazioni di beni essenziali, pagati in dollari, nonostante un aumento dei flussi turistici. La decisione di Fitch di abbassare il rating delle Maldive da CCC+ a CC il 29 agosto ha ulteriormente intensificato la crisi di fiducia tra gli investitori.
La crisi finanziaria delle Maldive non può essere separata dal contesto geopolitico in cui si sviluppa. L’attuale governo, guidato dal presidente Mohammed Muizzu e sostenuto dalla Cina, ha adottato una politica di allontanamento dall’India, uno dei principali creditori del Paese. Questa politica estera ha complicato ulteriormente la situazione economica, poiché l’India è ora un attore cruciale nel tentativo di risolvere la crisi.
Il governo delle Maldive, eletto su una piattaforma anti-India e sponsorizzato dalla Cina, trova difficoltà a mantenere le sue promesse elettorali e a gestire le proprie finanze. Questo scenario geopolitico ha influenzato negativamente le prospettive economiche del Paese, contribuendo al deterioramento del mercato dei sukuk.
Di fronte a questa crisi, le Maldive stanno cercando di trovare una soluzione attraverso una linea di credito proposta dalla Reserve Bank of India. Questa linea di credito, che ammonta a 400 milioni di dollari, potrebbe fornire un sollievo temporaneo e aiutare a evitare un default sui sukuk. Tuttavia, mentre questo aiuto finanziario potrebbe offrire un’immediata tregua, la sostenibilità a lungo termine della situazione finanziaria delle Maldive rimane incerta.
Le autorità delle Maldive e gli investitori internazionali devono ora monitorare attentamente l’evoluzione della crisi e l’efficacia delle misure adottate. Il successo del piano di salvataggio dipenderà dalla capacità del governo di gestire le risorse in modo efficace e di negoziare con i creditori internazionali. Solo con una gestione prudente e una stabilizzazione della situazione valutaria le Maldive potranno sperare di superare questa crisi e recuperare la fiducia degli investitori.
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