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Ritorno a scuola a scaglioni (5-16 settembre). Novità tra i banchi: educazione alla Patria e stop ai telefonini

Ritorno a scuola. Prima campanella in Alto Adige, giovedi 5 settembre. Poi il variegato calendario delle ripartenze si completa il 16 settembre (Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata). A fine scaglionamento si conteranno circa 7 milioni di studenti e 650 mila insegnanti. Allora tutto bene? No, a dar retta ai sindacati che lamentano i problemi di sempre. Quest’anno si parte con 250mila supplenti (“ci sono 40 mila cattedre vuote”) e con l’assenza di 6 mila collaboratori scolastici che invece lo scorso giugno erano impiegati negli istituti. E poi ci sono incertezze sui dirigenti scolastici, aggravate dalla recente decisione del TAR del Lazio di annullare il concorso straordinario per 519 presidi; si teme che il numero di istituti affidati ad un “preside-reggente” possa superare quota 800, cioè oltre i 300 considerati “fisiologici”.

Le novità tra i banchi

Il ministro Giuseppe Valditara, negli auguri sui social rivolti agli studenti e al personale della scuola, ha spiegato alcune novità tra cui “le nuove linee sulla educazione civica per far conoscere la nostra Costituzione a 360 gradi, perché insegna valori meravigliosi”. E partirà il potenziamento, in due tempi, del sostegno agli alunni stranieri che non conoscono bene la lingua italiana. La speranza per il “popolo delle cattedre” è il rinnovo del contratto del personale docente con aumenti intorno ai 160 euro. Tira aria che entro dicembre gli aumenti andranno in porto.

bambini col cellulare
Ritorno a scuola a scaglioni (5-16 settembre). Novità tra i banchi: educazione alla Patria e stop ai telefonini (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Stop ai telefonini

È la novità che più ha fatto rumore. Stop agli smartphone per i più piccoli: sarà vietato il cellulare in classe, dalla scuola dell’infanzia fino alla terza media. Confermato il  divieto di utilizzo anche a fini didattici. Salvo i casi in cui l’uso sia previsto dal Piano educativo didattico o dal Piano educativo personalizzato. Pc e Tablet potranno essere utilizzati per fini didattici, sotto la guida dei docenti. Altra novità: sono previste sanzioni da 500 a 10.000 euro per chi aggredisce il personale. Sono inoltre previsti docenti tutor e orientatori che supporteranno gli studenti nella scelta del percorso di studi e nella personalizzazione dell’apprendimento.

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