Cronaca

Roccaraso dice stop ai pullman dopo l’invasione: “Piste chiuse per chi non sa sciare”

Negli ultimi giorni, le immagini di un vero e proprio “caos” a Roccaraso, località sciistica abruzzese, hanno fatto il giro del web. Circa 10.000 turisti, in prevalenza provenienti dalla Campania, si sono riversati nel paese, arrivando a bordo di circa 220 bus. Il risultato è stato un disastro: rifiuti sparsi ovunque, piste da sci prese d’assalto, barbecue improvvisati e strade paralizzate. La situazione ha creato un serio disagio per i residenti e per i visitatori stessi, con la viabilità completamente bloccata. Il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha esclamato: “Ci vuole l’esercito”, esprimendo la sua preoccupazione per l’impossibilità di gestire un afflusso turistico così imponente. Dopo un vertice in prefettura, sono state adottate misure come la circolazione a targhe alterne per i bus, ma alcuni sindaci sono andati oltre con ordinanze più restrittive.

La decisione di Rivisondoli

Il caos a Roccaraso ha spinto anche altri comuni vicini a prendere provvedimenti drastiche. Il sindaco di Rivisondoli, Giancarlo Iarussi, ha emesso un’ordinanza che vieta la sosta e il transito degli autobus turistici sul territorio comunale, fatta eccezione per quelli autorizzati. Iarussi ha dichiarato: “Al di là di quanto deciso in Prefettura, noi andiamo per la nostra strada, ritenendo che il fenomeno debba essere limitato con misure precise.” La decisione mira a ridurre l’impatto negativo dei turisti e a garantire una gestione più sostenibile della località.

I disagi e il rischio del turismo indiscriminato

L’afflusso eccezionale di visitatori ha creato disagi senza precedenti, soprattutto nel centro abitato, lungo le piste da sci e sulla statale 17, la principale arteria stradale che collega la zona. L’incidente ha sollevato il dibattito sul rischio di un turismo indiscriminato, alimentato in parte dai social media. Le gite low cost, promosse da agenzie di viaggio tramite influencer e tiktoker, hanno attirato un numero elevato di persone senza un adeguato controllo o pianificazione. La presenza massiccia di turisti ha messo in evidenza le difficoltà di gestione del flusso turistico e la necessità di regole più ferree.

Le proposte per un turismo sostenibile

Oltre ai sindaci, molte altre realtà hanno sollevato preoccupazioni e proposto soluzioni per evitare il ripetersi di tale caos. Tra le proposte, l’avvocato Erich Grimaldi, presidente dell’UCDL (Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà), ha suggerito un numero limitato di autobus turistici con prenotazione obbligatoria, l’introduzione di una tassa di accesso per finanziare la pulizia e la sicurezza, e sanzioni per i bus che non rispettano le normative o causano danni, con l’uso di videosorveglianza nei punti critici. Grimaldi ha anche proposto l’introduzione di corsi obbligatori per i principianti sugli impianti di sci, al fine di prevenire incidenti sulle piste. Inoltre, ha suggerito un piano per la gestione del traffico domenicale, con fasce orarie differenziate per auto e bus e parcheggi esterni per decongestionare Roccaraso.

“Il turismo va gestito con regole chiare”, ha affermato Grimaldi, evidenziando l’importanza di una gestione responsabile per garantire la vivibilità del territorio e il rispetto delle persone che da sempre supportano la comunità locale. L’obiettivo è creare un sistema che consenta di godere delle bellezze di Roccaraso senza compromettere la qualità della vita dei residenti e la sicurezza di tutti. Il monitoraggio della situazione continuerà, con l’obiettivo di favorire un turismo più sostenibile e sicuro per tutti.

Published by
Filippo Limoncelli