Una scoperta agghiacciante è stata effettuata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Jesi, in provincia di Ancona. Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Ancona, è emerso che alcuni dipendenti di una società appaltatrice dei servizi cimiteriali, attiva in vari Comuni della provincia, erano coinvolti in un’attività illecita: durante le esumazioni e le estumulazioni, estraevano protesi dentarie in oro dalle salme per poi rivenderle a un “compro oro”.
I fatti risalgono allo scorso anno e hanno messo in luce una serie di comportamenti scellerati da parte degli indagati. In particolare, durante l’estumulazione di una salma, alcuni dei sospettati, con la complicità di un dipendente di un’impresa di onoranze funebri, hanno proceduto alla riduzione del corpo nonostante non fosse completamente mineralizzato. Questo atto non solo è immorale ma viola gravemente la dignità dei defunti.
In seguito a queste scoperte, la Procura ha emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di cinque persone. A vario titolo, sono stati contestati i reati di vilipendio di cadavere e di distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere. Le indagini hanno rivelato una condotta non solo eticamente riprovevole, ma anche penalmente perseguibile, che ora attende la sentenza definitiva.
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