Primo sciopero dei tremi e dei mezzi pubblici per il 2025: ecco la data e le motivazioni. Si preannunciano grandi disagi.
Si preannuncia già una data cruciale per il settore dei trasporti in Italia, con il primo sciopero dell’anno che coinvolgerà treni, mezzi pubblici e anche il settore aereo. Le mobilitazioni, che si svolgeranno in diverse modalità , rappresentano una risposta alle crescenti tensioni lavorative e alle problematiche ancora irrisolte all’interno dei vari comparti del sistema dei trasporti.
I cittadini, nel frattempo, si preparano a fronteggiare le conseguenze di questa giornata di sciopero, consapevoli che la loro mobilità quotidiana sarà compromessa e che dovranno trovare soluzioni alternative per i propri spostamenti.
Il primo sciopero dei mezzi pubblici nel 2025
L’astensione dal lavoro per il personale delle Ferrovie dello Stato Italiane (Rfi) durerà 24 ore, iniziando alle 21 del 9 gennaio e concludendosi alla stessa ora del giorno successivo, 10 gennaio. Questa mobilitazione è stata indetta dall’Assemblea nazionale lavoratori manutenzione infrastruttura Rfi, supportata dai sindacati Cobas lavoro privato e coordinamento ferrovieri. Il personale coinvolto è principalmente quello addetto alla manutenzione delle infrastrutture, il che significa che ci si può aspettare disagi significativi per i treni ad alta velocità , intercity e regionali.
Parallelamente, il trasporto pubblico locale subirà un’astensione di 4 ore, proclamata dal sindacato Faisa Confail. Le modalità di sciopero varieranno da città a città e verranno comunicate nei prossimi giorni. Questo potrebbe tradursi in un fermo dei mezzi pubblici in molte metropoli italiane, creando ulteriori complicazioni per i pendolari e i cittadini che si affidano quotidianamente a bus e tram.
I pendolari, già provati da un sistema di trasporti che spesso presenta criticità , potrebbero trovarsi a dover affrontare difficoltà significative nel raggiungere i propri posti di lavoro. Le aziende e le istituzioni pubbliche si preparano a gestire il potenziale caos, con piani di emergenza e modalità alternative per garantire la continuità dei servizi.
Oltre ai treni e ai mezzi pubblici, anche il settore aereo non sarà immune da questa mobilitazione. I lavoratori di Airport Handling negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa incroceranno le braccia per 24 ore, dalle 00:00 alle 23:59, a seguito di un’iniziativa del sindacato Ost Cub Trasporti. Sarà prevista un’astensione di lavoro anche da parte del personale Sea, il gestore degli scali milanesi, e a Linate il personale della società Spd parteciperà a uno sciopero di 4 ore, dalle 12 alle 16.
A Venezia, la situazione sarà simile, con il personale di Trasporti servizi aerei che sciopererà per 24 ore, in una mobilitazione organizzata da Flai trasporti e servizi. La somma di queste azioni porta a una previsione di disagi significativi anche per i viaggiatori aerei, che potrebbero trovarsi a fronteggiare cancellazioni e ritardi.
Le ragioni della mobilitazione
Le motivazioni alla base di questo primo sciopero del 2025 si intrecciano con le problematiche strutturali del settore dei trasporti italiani. Negli ultimi anni, i lavoratori hanno espresso preoccupazione per le condizioni di lavoro, la sicurezza e le retribuzioni. La crescente inflazione e l’aumento del costo della vita hanno ulteriormente esasperato il malcontento, spingendo i sindacati a proclamare questa mobilitazione come un modo per rivendicare diritti e miglioramenti.
Le polemiche di dicembre scorso, legate al tentativo di precettazione da parte del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, hanno alimentato le tensioni. I lavoratori hanno percepito questo intervento come un tentativo di limitare il diritto di sciopero, un tema molto delicato in un paese che ha una lunga storia di lotte sindacali.