Il dottor Martino Sante Ancona, medico di base a Martina Franca, si è ritrovato improvvisamente in pensione senza preavviso. Non è stata l’azienda sanitaria locale (Asl) a comunicarglielo, ma lo ha scoperto quando il sistema telematico per le ricette elettroniche gli ha negato l’accesso. La conferma è arrivata solo il 9 gennaio, con una comunicazione via PEC dalla Asl che informava il medico del suo pensionamento retroattivo, avvenuto il 2 gennaio. Nel frattempo, dal 3 all’8 gennaio, Ancona ha continuato a prescrivere medicinali e analisi manualmente, ignaro del suo stato di pensionamento.
Il pensionamento improvviso del dottor Ancona ha lasciato senza medico 1481 pazienti, alcuni dei quali anziani, malati di SLA o in condizioni di salute delicate. Tra loro, anche trenta suore impiegate in un centro sanitario. Per i pazienti è stato uno choc, soprattutto considerando il periodo delle festività natalizie, che ha reso ancora più difficile trovare un altro medico di base. Il dottore, nonostante la situazione, ha continuato a prestare assistenza senza compenso, lamentando però la mancanza di tempo per preparare una transizione adeguata.
Il dottor Ancona, che aveva ottenuto una proroga per continuare a lavorare fino al settembre 2026, sostiene che il suo ritiro avrebbe dovuto essere gestito diversamente. La proroga prevedeva che avrebbe potuto lasciare in caso di completamento dei quadri degli specialisti di medicina generale, ma Ancona sottolinea che non è stato avvisato per tempo. Preoccupato per i suoi pazienti, dichiara: “Non posso abbandonarli da un giorno all’altro”. Inoltre, teme che le prescrizioni effettuate durante la settimana di transizione possano essere considerate illegittime, aggiungendo ulteriore confusione a una situazione già difficile.