Nel luglio dell’anno scorso per portarla in salvo ci vollero in tutto quasi 48 ore. La speranza dei soccorritori è che, stavolta, se ne si impieghino di meno. E che Ottavia Piana possa essere riaccompagnata fuori dalla grotta ‘Abisso Bueno Fonteno‘ dove è rimasta di nuovo bloccata a seguito di una caduta da circa cinque metri da una parete rocciosa che le ha causato diverse fratture.
Speleologa intrappolata e ferita nell’Abisso Bueno Fonteno
È infatti sempre la stessa speleologa bresciana di 32 anni, di Adro, la persona bloccata praticamente nello stesso punto in cui rimase intrappolata un anno e mezzo fa.
L’Abisso Bueno Fonteno è una grande cavità naturale che si trova tra la parte settentrionale del lago d’Iseo e il lago di Endine, a una quota di 585 metri. Un reticolo di grotte, tunnel e gallerie sotterranee, per buona parte ancora inesplorate, tanto che la stessa Piana, con i colleghi speleologi del Gruppo Cai di Lovere (Bergamo), stava cercando nuovi anfratti nell’ambito di una attività nota come ‘Progetto Sebino’. Proprio in uno di questi punti ancora in parte inesplorati l’incidente di sabato sera.