Un drammatico incidente ha sconvolto la località turistica egiziana di Marsa Alam, sul Mar Rosso: uno squalo ha attaccato due turisti italiani, provocando la morte di Gianluca Di Gioia, 48enne di Roma, e ferendo gravemente Peppino Fappani, 69enne originario di Genivolta, nel Cremonese. A raccontare i dettagli è stata Laura, moglie del sopravvissuto, che ha assistito alla scena. “Peppino – ha detto la donna – è stato operato e sta bene”.
Un gesto eroico
Contrariamente alle prime ricostruzioni, Gianluca e Peppino non si conoscevano. Laura ha precisato che il marito si trovava in acque basse, vicino alla riva, quando ha sentito l’uomo gridare. “Mio marito Peppino era sulla banchina, nelle acque basse. Ha sentito quest’uomo, che non conosceva ed era un po’ più avanti di lui, che gridava ‘aiuto’, c’erano lì anche la moglie e il figlio”.
Senza esitazione, Peppino si è avvicinato per soccorrere la vittima. “Peppino è andato verso di lui per aiutarlo, c’era lo squalo che lo stava assalendo e ha assalito anche lui. Ha lottato con lo squalo per un po’, ma è riuscito a divincolarsi”.
Laura ha voluto chiarire che il marito non si trovava in una zona pericolosa o proibita. “Per favore dillo – ha chiesto al sindaco di Soncino – che sembra sia andato fuori, dove non doveva, quasi fosse colpa sua e invece non è così. È andato dal 48enne per salvarlo”.
Il racconto della figlia
Anche la figlia di Fappani ha condiviso, tra le lacrime, ciò che è successo: “Stavano facendo snorkeling nella barriera corallina. Papà ha sentito urlare ‘aiuto’ e si è avvicinato. Invece lo squalo ha attaccato anche lui: prima alla gamba destra, poi alla sinistra, poi al braccio. Infine lo squalo si è allontanato”. Peppino è stato operato e le sue condizioni sono stabili.