Nella notte tra sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, una terribile tragedia ha scosso Paderno Dugnano, comune alle porte di Milano. Un ragazzo di 17 anni ha ucciso il fratellino di 12 anni, la madre Daniela Albano e il padre Fabio Chiarioni nella loro casa di via Anzio. Gli investigatori hanno descritto il giovane come “lucido e tranquillo” durante l’interrogatorio, in cui ha confessato l’atroce delitto. La Procura per i minorenni di Milano, rappresentata dalla pm Sabrina Ditaranto, ha dichiarato che al momento non è emerso alcun movente chiaro: “Anche lui non si dà una spiegazione, ma sa che non si torna indietro.”
Durante l’interrogatorio, il 17enne ha menzionato alcuni aspetti della sua vita recente, come il debito in matematica che avrebbe dovuto recuperare, il desiderio di arruolarsi in Ucraina e la “musica triste” che ascoltava, in particolare la canzone “The Long and Winding Road” dei Beatles. Tuttavia, nessuna di queste circostanze sembra aver motivato direttamente il delitto.
La sera della tragedia, la famiglia aveva appena concluso una riunione con i parenti per festeggiare il compleanno del padre. Il ragazzo, dopo essersi ritirato in camera sua, non riusciva a prendere sonno. Intorno all’1:30, ha preso un coltello dalla cucina e si è diretto verso il fratello minore, Lorenzo, che dormiva nella stessa stanza. Lo ha colpito con più coltellate, mirando soprattutto al collo. Successivamente, il 17enne si è scagliato contro i genitori, colpendo prima la madre e poi il padre, che si trovava nella camera dei figli al momento dell’attacco. Il ragazzo ha dichiarato di aver colpito i genitori “perché non volevo che soffrissero”, una spiegazione che potrebbe anche spiegare perché i vicini non hanno sentito alcun rumore sospetto.
L’ultimo a essere ucciso è stato il padre del 17enne che, quando è entrato nella camera dei suoi figli, ha trovato il minore dei due e la moglie coperti di sangue. Ha chiesto al maggiore di chiamare i soccorsi, ma il 17enne non ha lasciato il coltello: “L’ho visto piegarsi verso il corpo della mamma e l’ho accoltellato alle spalle” avrebbe confessato.
Secondo la pm Ditaranto, i festeggiamenti per il compleanno del padre potrebbero aver innescato un’escalation nel “malessere” che il ragazzo provava da tempo. Nella sua confessione, il 17enne ha parlato di un “pensiero di uccidere” che lo aveva ossessionato per giorni, parte di un più ampio sentimento di estraniamento e solitudine, non solo verso la sua famiglia ma verso il mondo intero.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Paderno Dugnano, Sesto San Giovanni e dal Reparto operativo di Milano, stanno ora esaminando i telefoni, i computer e altri dispositivi del ragazzo e dei familiari. Gli investigatori vogliono verificare se il giovane fosse esposto a forme di indottrinamento o se frequentasse il dark web, elementi che potrebbero fornire ulteriori spiegazioni su questo tragico evento.
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