
Strangola e uccide col foulard l'anziana madre malata, poi chiama i carabinieri e confessa l'omicidio (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Una donna di 67 anni è attualmente detenuta nel carcere fiorentino di Sollicciano con l’accusa di aver ucciso la madre 93enne. Il delitto è avvenuto alle prime luci dell’alba di domenica 9 marzo, nell’abitazione di San Giovanni Valdarno, dove la donna viveva con il marito e da alcune settimane anche con la madre, non più autosufficiente. La figlia l’ha strangolata con un foulard, per poi chiamare i carabinieri e confessare l’omicidio.
La confessione e il crollo psicologico
Interrogata dal pubblico ministero Francesca Eva presso la caserma dei carabinieri di San Giovanni Valdarno, la donna ha ammesso di non essere più in grado di gestire la situazione. Ha raccontato di aver sottovalutato il peso dell’accudire da sola la madre, ormai incapace di camminare e affetta da un grave decadimento mentale. Negli ultimi giorni il peggioramento delle condizioni della 93enne aveva reso le notti particolarmente difficili: la madre si svegliava continuamente, costringendo la figlia a vegliarla senza sosta. La figlia ha poi riferito di aver raggiunto un punto di esaurimento fisico e psicologico, una condizione che l’avrebbe spinta al tragico gesto.

Il mancato viaggio e l’indagine in corso
La donna ha anche dichiarato che con il marito aveva programmato un viaggio ad Avezzano per far visita alla loro figlia. Tuttavia le difficoltà legate alla gestione della madre avevano costretto la coppia a rinviare la partenza. Dopo l’omicidio il corpo dell’anziana è stato sottoposto ad accertamenti medico-legali per chiarire le dinamiche della morte. La 67enne ora dovrà comparire davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Arezzo, che dovrà valutare la sua posizione e decidere sulle misure cautelari.