Un importante sequestro di tonno in scatola è stato effettuato nel porto di La Spezia, dove migliaia di scatolette pronte per essere consumate durante le festività sono state ritenute non sicure. Il carico, che conteneva tonno della varietà pinna gialla, proveniva dal Senegal e stava per essere distribuito in Italia proprio durante il periodo natalizio, quando il consumo di pesce è più elevato. In totale, sono stati sequestrati 20 tonnellate di tonno per un valore commerciale di circa 250mila euro.
Il sequestro e il monitoraggio
Il sequestro è stato reso possibile grazie a sofisticati strumenti informatici che permettono il monitoraggio online delle merci trasportate via mare. Questi strumenti hanno consentito alle autorità di intercettare il container sospetto nel porto spezzino, dando il via a una serie di indagini che hanno portato alla scoperta delle irregolarità legate al carico.
Le irregolarità e le violazioni
L’operazione, condotta dall’Agenzia delle dogane in collaborazione con la capitaneria di porto, ha rivelato gravi irregolarità documentali. In particolare, è emersa la mancanza di tracciabilità del prodotto. La normativa europea, infatti, impone che ogni spedizione di pesce importato sia accompagnata da specifici certificati, tra cui quello di cattura, che attesta che il tonno non proviene da pratiche di pesca illegale. La mancanza di questo certificato ha reso il carico non conforme alle normative di importazione.
Le autorità hanno intensificato i controlli proprio in vista delle festività natalizie, periodo in cui cresce la domanda di pesce, spesso anche da paesi extra-UE. L’Agenzia delle dogane ha sottolineato che tali attività di monitoraggio e controllo hanno lo scopo di tutelare le risorse ittiche e prevenire il fenomeno della pesca illegale, che danneggia sia l’ambiente che i prodotti ittici italiani certificati come “Made in Italy”.