Sono tutti morti, gli otto baobab millenari che erano stati sradicati nel 2021 sulla costa del Kenya ed esportati via nave in Georgia, per essere ripiantati in un parco pubblico della capitale Tiblisi.
L’operazione, come riferisce il quotidiano keniano Daily Nation, era stata finanziata dal tycoon ed ex premier georgiano Bizdina Ivanishvili, che aveva pagato ogni gigantesco baobab tra gli 800 e i 2500 euro circa ai legittimi proprietari o alle comunità locali dopo aver ottenuto dalle autorità keniane la licenza di esportazione.
La vicenda aveva provocato lo sdegno e la rabbia delle associazioni ambientaliste. I baobab, alberi considerati sacri dalle popolazioni della costa del Kenya, sono sbarcati solo nel novembre 2023 nel Paese est europeo, ma hanno dovuto attendere di essere piantati a causa di battaglie tra l’amministrazione del parco pubblico, l’opposizione di governo ed alcune organizzazioni non governative.
Nel frattempo gli alberi millenari non hanno resistito alle condizioni ambientali inadatte e il parco ha ammesso la loro morte.
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