Un tragico caso di rabbia ha colpito un bambino canadese, morto in un ospedale dell’Ontario dopo essere stato morso da un pipistrello durante il sonno. L’incidente, avvenuto lo scorso settembre, ha scosso la comunità locale e ha riportato l’attenzione su una malattia rara, ma potenzialmente mortale, come la rabbia. Questo è il primo caso confermato di rabbia in Ontario dal 1967.
Secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie, il bambino è stato morso in un’area a nord di Sudbury. I genitori si sono svegliati trovando un pipistrello nella loro camera da letto, ma non hanno notato immediatamente segni di morsi o graffi. Di conseguenza, non hanno ritenuto necessario cercare un vaccino antirabbico. Malcolm Lock, della Haldimand-Norfolk Health Unit, ha spiegato che la mancata vaccinazione nelle prime ore è stata fatale. La rabbia, infatti, è una malattia con un altissimo tasso di mortalità se non trattata immediatamente.
La rabbia è un’infezione virale che può causare danni gravissimi al cervello e al midollo spinale, portando alla morte nel 99% dei casi non trattati. Viene trasmessa da diversi mammiferi, come volpi, procioni e pipistrelli. La malattia si sviluppa molto rapidamente, e una volta comparsi i sintomi, è quasi impossibile curarla. Purtroppo, nel caso del bambino, quando i sintomi sono comparsi e i genitori lo hanno portato in ospedale, era già troppo tardi per intervenire efficacemente.
Gli esperti raccomandano di prestare molta attenzione ai segnali della rabbia, soprattutto in seguito a morsi o graffi da parte di animali selvatici. I sintomi iniziali includono stanchezza, febbre e mal di testa, seguiti da spasmi respiratori, difficoltà a deglutire e una sensazione di costrizione al petto. La malattia può anche influire sullo stato mentale del paziente, provocando confusione, aggressività e convulsioni. Con l’avanzare dell’infezione, si possono verificare paralisi degli arti, coma e, infine, il decesso, che solitamente avviene nel giro di poche settimane.
La prevenzione è fondamentale per evitare casi letali come questo. In caso di contatti con animali selvatici, anche senza morsi visibili, è importante sottoporsi al vaccino antirabbico entro le prime 48 ore. Questo vale soprattutto per il contatto con pipistrelli, che possono presentare comportamenti anomali come attività diurna o incapacità di volare, potenziali indicatori della presenza del virus. Il dottor Lock ha sottolineato che, sebbene la malattia sia rara, il rischio esiste e va trattato con estrema cautela.
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