Una frana di dimensioni colossali ha colpito la Groenlandia orientale, causando un evento straordinario: un mega-tsunami di 200 metri e un segnale sismico di lunga durata mai osservato prima. La frana, avvenuta nel fiordo di Dickson, ha originato onde sismiche che hanno oscillato nel fiordo per 9 giorni e sono state rilevate dalle stazioni sismiche di tutto il mondo. Questo fenomeno senza precedenti è stato analizzato da 68 scienziati provenienti da 40 istituzioni internazionali, compresi esperti italiani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dell’Università di Catania e dell’Università di Padova.
La frana è stata causata dal crollo di oltre 25 milioni di metri cubi di roccia e ghiaccio nel fiordo di Dickson. Secondo gli scienziati, questo evento è stato provocato dall’assottigliamento del ghiacciaio alla base della montagna, un effetto diretto dei cambiamenti climatici. Come spiega Andrea Cannata dell’Università di Catania, questa massa di detriti ha causato un’onda gigantesca che si è spinta all’interno del fiordo, raggiungendo altezze record di 200 metri. A circa 70 km di distanza, le onde hanno raggiunto 4 metri, causando danni a una base di ricerca situata sull’isola di Ella.
L’eccezionalità di questo evento non si limita alle onde dello tsunami. Il movimento della massa d’acqua ha generato un segnale sismico unico, registrato in tutto il mondo. Questo segnale, caratterizzato da una singola frequenza di vibrazione, è stato paragonato a un “ronzio” monotono, come evidenziato da Flavio Cannavò dell’INGV. La vibrazione ha continuato a propagarsi per 9 giorni, un periodo mai osservato prima per un’onda sismica globale.
Le simulazioni numeriche condotte dai ricercatori hanno confermato che il periodo di oscillazione dell’acqua nel fiordo coincideva con quello delle onde sismiche, suggerendo che il movimento dell’acqua abbia generato energia sismica propagatasi nella crosta terrestre. Questo straordinario evento sottolinea l’importanza di implementare sistemi di monitoraggio sismico globale più avanzati, in grado di rilevare e analizzare fenomeni simili.
La scoperta di questo fenomeno è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra ricercatori di tutto il mondo, uniti per indagare il collegamento tra la frana e il segnale sismico anomalo. Il team ha utilizzato dati sismici e infrasonici, immagini satellitari e misurazioni sul campo per ricostruire la sequenza degli eventi. La ricerca ha dimostrato chiaramente come il cambiamento climatico stia influenzando anche le aree più remote del pianeta, con conseguenze potenzialmente catastrofiche.
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