Mikhail Pichugin è stato salvato in Russia dopo aver trascorso oltre due mesi alla deriva al largo della costa orientale della Siberia. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, l’uomo è sopravvissuto per 66 giorni dopo un naufragio a bordo di un catamarano gonfiabile. Un salvataggio miracoloso il suo, ma accompagnato da noti tragiche: nel corso del naufragio, Pichugin ha perso il fratello e il nipote adolescente.
Mikhail Pichugin, salvato dopo 66 giorni in mare
Mikhail Pichugin, 48 anni, suo fratello e il nipote quindicenne sono partiti il 9 agosto dalla regione di Khabarovsk. Erano a bordo di un catamarano gonfiabile. Si ipotizza che il motore dell’imbarcazione abbia smesso di funzionare. L’imbarcazione è stata poi rinvenuta intorno alle 22:00 di lunedì mentre galleggiava accanto a un peschereccio nel Mare di Okhotsk, a circa 1.000 km dal punto di partenza. Dopo il salvataggio, sono stati rinvenuti sul gommone anche i corpi del fratello Sergei, 49 anni, e del nipote Ilya, 15 anni.
Pochi giorni dopo la scomparsa, i soccorritori avevano avviato le ricerche dei tre con gli elicotteri, sospettando che l’imbarcazione fosse stata trascinata dalle correnti verso la Kamchatka.
Un salvataggio miracoloso
La moglie di Pichugin, Yekaterina, ha dichiarato: “È una specie di miracolo”. Ha aggiunto poi che gli uomini avevano preso solo cibo e acqua sufficienti per sopravvivere solo due settimane. La moglie di Pichugin ha sottolieato il fatto che il marito pesava 100 kg e che questo possa averlo in qualche modo aiutato. La televisione russa ha poi riferito che Pichugin aveva perso 50 kg. L’uomo è sotto shock ma le sue condizioni sono stabili, nonostante si ipotizzi che abbia sofferto di ipotermia.