A Palotoa-Teparo, un remoto villaggio in Amazzonia, è arrivata la connessione internet e quindi l’accesso ai siti web, anche quelli a luci rosse. La popolazione locale ha abbracciato la tecnologia e ora i giovani possono navigare sul web liberamente, con una connessione molto lenta ma funzionante. I ragazzi, però, utilizzano spesso i tablet concessi per accedere ai social media e soprattutto ai siti a luci rosse.
Palotoa-Teparo è un villaggio amazzonico, situato in una regione remota del Perù. La comunità del luogo mantiene uno stile di vita molto tradizionale, basato sulla pesca, la caccia, la coltivazione e la produzione di una loro personale birra. Nonostante i numerosi tentativi di mantenersi lontani dalla “civilizzazione” moderna, gli abitanti hanno da poco introdotto, non senza difficoltà, qualcosa di nuovo all’interno del loro villaggio: la connessione internet.
La comunità ha così abbracciato la tecnologia per la prima volta, ricevendo una connessione tramite la società satellitare statunitense HughesNet. Alimentata da pannelli solari, la connessione si accende ogni giorno alle 7 del mattino e risulta davvero molto lenta. Nonostante questo, gli abitanti riescono a farla funzionare.
A Palotoa-Teparo internet viene utilizzato principalmente nell’ambito scolastico, con circa 12 tablet concessi in dotazione dal Ministero dell’Istruzione. Ai ragazzi non viene più permesso di portare a casa i tablet, dopo che alcuni di questi venivano persi o distrutti in qualche modo. Nonostante questo, però, i giovani hanno libero accesso a internet in alcuni orari stabiliti.
Nonostante l’opportunità di navigare su Facebook, tenersi aggiornati sulle notizie, contattare i parenti e cercare problemi di salute online, un maestro locale ha cominciato a esprimere grossa preoccupazione in merito all’introduzione di internet nel villaggio, parlandone come di un grosso problema. Notava, infatti, che i ragazzi usufruivano del web per guardare troppo spesso i siti a luci rosse.
Un’altra insegnante è dello stesso avviso, segnalando come spesso l’utilizzo che i ragazzi fanno di internet non riguarda la loro istruzione. “Giocano o passano tutto il tempo incollati ai social media, e trascurano lo studio. Passano meno tempo a giocare a calcio, arrampicarsi sugli alberi e nel fiume. Non è salutare”, ha dichiarato l’insegnante. Pare proprio che i ragazzi siano spinti da una comprensibile curiosità per il nuovo, un mondo totalmente diverso e virtuale che prima non conoscevano, rischi compresi.
Per molti, nel villaggio, l’introduzione della connessione internet ha portato dei benefici importanti. Attualmente la comunità sta cercando di estendere i suoi acri di terra ufficialmente riconosciuta. Prima questo avrebbe comportato lunghi e faticosi viaggi verso la capitale regionale: tre giorni in barca o due via terra. Ora gran parte del lavoro può ora essere svolto online, come ha affermato il capo del villaggio Virginia Silva: “Fa un’enorme differenza. Prima dovevi continuare ad andare avanti e indietro. Si risparmia un sacco di tempo e di carburante”.
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