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Una ragazza è nata senza vagina e utero, lo scopre solo al primo rapporto

Al primo rapporto una ragazza scopre di essere nata senza vagina e utero. E le viene diagnosticata una rara e particolare malattia, la sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser.

La sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser

Ally Hensley a 16 anni ha deciso di avere il primo rapporto con un ragazzo. Quello che doveva essere un momento speciale e unico della sua vita, si è rivelato invece sconcertante e totalmente inatteso. Dopo diversi tentativi, i due ragazzi hanno deciso di rinunciare al rapporto, quando la ragazza ha scoperto di non avere la vagina e l’utero. Preoccupata, ha deciso di consultare un medico.

Ad Ally è stata diagnosticata la sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser (MRKH), un disturbo che colpisce l’apparato riproduttivo femminile e che si traduce in una vagina e un utero sottosviluppati o assenti, nonostante un aspetto esterno normale. La malattia colpisce una donna su 5mila e comporta l’assenza o il grave sottosviluppo dell’utero, della cervice e del canale vaginale.

Da quel momento, scioccata per la diagnosi, la vita della ragazza è cambiata per sempre.

Dettaglio di una donna incinta
Una ragazza è nata senza vagina e utero, lo scopre solo al primo rapporto (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

La vita di Ally e il rapporto con la malattia

Oggi Ally ha 43 anni e a causa della malattia non ha potuto avere figli. Nella sua autobiografia, Ally ha deciso di parlare della sua vita in compagnia della malattia: “Da bambine ci veniva detto: ‘Incontrerai un uomo, farai l’amore e poi avrai un bambino e sarai una moglie felice’. Ero così confusa su come sarebbe stato il mio futuro, se non fossi diventata madre, che ho deciso di intraprendere un percorso autodistruttivo”.

La donna ha vissuto momenti molto complicati in passato, nei quali cercava di apparire il più normale possibile ai suoi occhi e a quelli della gente. Ha finto di avere il ciclo e ha utilizzato test di gravidanza “solo per sapere come ci si sentiva”. Ha poi affermato: “È stato un periodo molto caotico della mia vita”.

La donna ora ha piena consapevolezza della sua sindrome, tanto da provare a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Per questo motivo, Ally conduce un podcast chiamato “Shakes” e ha pubblicato il suo libro, sottolineando la necessità di un dibattito aperto sull’anatomia femminile.

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