A Salonicco, in Grecia, è stata ritrovata una statua tra i rifiuti, chiusa in un sacchetto di plastica. Lunga circa 80 centimetri, la statua è stata poi sottoposta alle analisi degli archeologi, i quali ne hanno stabilito l’eta: pare infatti che abbia oltre 2000 mila anni e che possa risalire all’età ellenistica.
Certi ritrovamenti hanno davvero qualcosa di eccezionale. Un uomo di 33 anni ha trovato un particolare reperto tra i rifiuti, avvolto in un sacchetto di plastica nero. Il ritrovamento è avvenuto a Neoi Epivates, nella periferia di Salonicco. L’uomo ha poi deciso di allertare immediatamente le forze dell’ordine, alle quali poi ha consegnato il reperto, ovvero una statua lunga circa 80 centimetri. Questa, data le percezione del suo valore, è stata poi recapitata a un gruppo di esperti archeologi, che hanno subito iniziato ad analizzarla. Dallo studio sul manufatto è emerso che si tratta di una statua molto antica, risalente a oltre 2000 anni fa. Gli archeologi concordano nell’affermare che possa appartenere all’età ellenistica.
La statua è stata poi consegnata a un altro team di archeologi, i quali condurranno analisi più approfondite. L’iter, infine, prevede che il manufatto venga riconsegnato alle autorità locali, che si prenderanno carico del manufatto e della sua conservazione. L’agenzia di stampa greca APE-MPE ha affermato: “Un archeologo è stato chiamato per esaminare la statua e ha stabilito che questa rientra nella legislazione pertinente sulla protezione delle antichità. La statua è stata quindi confiscata dagli ufficiali di polizia dell’Ufficio per la protezione del patrimonio culturale, che stanno indagando sul caso”.
Sono in corso le indagini delle forze dell’ordine che faranno chiarezza sull’identità di chi ha “smaltito” tra i rifiuti il reperto. Se da una parte questo tipo di ritrovamenti non rappresenti una novità assoluta in Grecia, dall’altra c’è da interrogarsi sulle modalità che hanno portato alla scoperta di questa statua, abbandonata tra i rifiuti.